Chiara Ferragni stupisce Fedez con un abito che porta scritte le parole della loro canzone d’amore (FOTO)
Il secondo abito da sposa indossato da Chiara Ferragni con la canzone che Fedez le ha dedicato quando le ha chiesto di diventare sua moglie stupisce tutti: ecco le foto
Chiara Ferragni ha lasciato il suo Fedez senza parole e lo ha fatto scegliendo un abito, sempre disegnato dagli stilisti di Dior, ma dove il suo lavoro è stato decisivo. Non è una scelta super originale, infatti basta pensare che Angelina Jolie per le sue nozze, chiese di stampare sul suo abito dei disegni fatti dai suoi figli, ma sicuramente ha colto nel segno. Da un lato principesco per i volumi, dall’altro gipsy al punto giusto per via delle scritte: sul vestito la Ferragni aveva inciso l’amore musicale che Fedez prova per lei. Sull’abito infatti sono comparse le frasi della canzone d’amore che Fedez ha scritto per lei quando le ha chiesto di diventare sua moglie. Un gesto che Fedez non si aspettava e che lo ha lasciato a bocca aperta. Immancabile poi, anche il simbolo di Chiara Ferragni e delle sue collezioni.
IL SECONDO ABITO DI CHIARA FERRAGNI: SPOSA ROMANTICA PER LA FESTA CON PAROLE D’AMORE
Ed ecco le foto del secondo abito di Chiara Ferragni che, una volta finita la cerimonia e il banchetto, ha “fatto fuori” la pesante gonna, per scendere in pista:
Per rinfrescarci la memoria, ecco il testo del famoso brano che Fedez ha dedicato a Chiara Ferragni
Prendo quello che prendi te, quattro bicchieri di Chardonnay.
Pieni di ‘ma’, pieni di ‘se’ ci si rivede fra un po’.
Vieni alle tre, non ho ancora visto la Tour Eiffel.
Ti blocco a Malpensa e ci baciamo a Charles de Gaulle.
Sembrava nulla e invece eccoci qua: tu la mia calamita io la tua calamità.Una dose di certezza per le mie velleità, per sempre sarà.
Non servono anelli che ci tengono assieme,
perché di anelli son fatte le catene.
Seppur così presto non ne faccio altrimenti,
cuore in arresto, favorisca i sentimenti.
Nel pomeriggio lasciamo la stanza, io che non dormo sui voli Lufthansa.
Tu stai ancora un po’, ancora un po’.
Non ho mai fatto il nodo alla cravatta fino ad ora,
la vita m’ha insegnato a farmi il nodo alla gola.
Mi spiace ti sei presa un paranoico d’adozione,
per questo ho un problema per ogni soluzione.
Non ci pensi, no, faccio un salto nel vuoto dei nostri silenzi.
E ti ho detto: “Se mi tocchi stai attenta che ti sporchi”,
a casa ho un cuscino con vista sui tuoi occhi.
Sembrava nulla e invece eccoci qua, tu la mia calamita io la tua calamità.
Una dose di certezza per le mie velleità, per sempre sarà.
Non servono anelli che ci tengono assieme,
perché di anelli son fatte le catene.
Seppur così presto non ne faccio altrimenti,
cuore in arresto, favorisca i sentimenti.
Nel pomeriggio lasciamo la stanza, io che non dormo sui voli Lufthansa.
Tu stai ancora un po’, ancora un po’”.