Alessia Marcuzzi non è Ty Pennington, Extreme Makeover in Italia non decollerà mai
La versione italiana di Extreme Makeover non ci ha convinto in passato e non ci convince ancora. Tutto troppo recitato e Alessia Marcuzzi non è Ty Pennington
A prescindere dai fatti burocratici, l’Italia non è l’America, lo abbiamo già detto lo scorso anno e speravamo di essere smentiti questa volta. Extreme Makeover è uno dei quei programmi che in Italia non si può fare. I motivi sono tanti: uno su tutti Alessia Marcuzzi non è Ty Pennington e questo lo sapevamo già e lo spirito del cambiamento che si vive nel bel paese non è lo stesso che si sente con le storie che vengono da oltre oceano. I punti deboli di Extreme Makeover Home edition Italia ( lo dimostrano poi anche gli ascolti che non decollano mai) sono diversi: il fatto che non ci si cimenti con la vecchia casa ma si inizi da una nuova ( il che rende la missione molto ma molto più semplice e poco interessante).
Alessia Marcuzzi non è la conduttrice ideale per questo format: non ha nessuna nozione di architettura o di design ( e se le ha nasconde davvero molto bene il tutto) ma a parte questo che ci potrebbe stare, del resto lei è una conduttrice, si ostina a recitare un copione che la rende del tutto poco naturale. Se invece che sottostare a qualcosa di imposto fosse più naturale fosse il risultato sarebbe anche migliore: vogliamo parlare ad esempio del siparietto con il pifferaio? Davvero da manicomio. E il fatto che la Marcuzzi si commuova ci piace anche, forse è una delle poche parti in cui è davvero la conduttrice che ci piace. Il problema è che non si può fare un progetto segreto che è costituito da 4 foto messe su una parere: quale sarebbe stato lo sforzo della Marcuzzi? E’ vero noi siamo abituati a vedere le versioni americane che vantano anche più di dieci edizioni di collaudo, ci mancherebbe; diciamo anche che siamo da sempre troppo critici con la versione italiana di Extreme ma un motivo ci sarà. Vogliamo parlare della cameretta della bambina protagonista della storia raccontata ieri? L’espressione della bambina la diceva lunga su quello che era il suo entusiasmo nel vedere la nuova cameretta…
Questi poi sono gusti, ovviamente tantissime volte abbiamo anche criticato la versione americana del programma sottolineando come spesso le camerette dei bambini fossero poco utili se si pensava che poi crescendo le avrebbero magari odiate. Questo è vero ma almeno per qualche anno se le sarebbero godute. Siamo abituati a vedere schermi giganti, pc per i bambini, borse di studio, mutuo pagato, armadi pieni non una maglietta appesa così senza molto senso. Purtroppo sarà davvero difficile farci cambiare idea, eppure ci abbiamo provato ieri, perchè la storia della famiglia era davvero bella. Ma quelle lumache colorate nel giardino? Troppa fiction e poca naturalezza. Una direzione presa ma sicuramente sbagliata anche se nettamente migliore rispetto alle due puntate che abbiamo visto in quella che si può chiamare la “prima edizione” .Inutile continuare: per quello che ci riguarda la versione italiana di Extreme Makeover è del tutto insufficiente…