Fischi per Alessandra Amoroso e per l’inno nazionale: è squallore puro (VIDEO)
Fischi durante l'esecuzione dell'inno di Mameli da parte di Alessandra Amoroso prima della finale di Coppa Italia, Fiorentina-Napoli iniziata con quasi un'ora di ritardo
L’amore puro di Alessandra Amoroso si trasforma in soli tre minuti in squallore puro quando lei più che terrorizzata scende in campo per cantare l’inno di Mameli. E’ successo di tutto allo stadio Olimpico, è successo di tutto anche fuori. Se ne dicono di ogni ma si decide che lo show andrà avanti che la finale di Coppa Italia si giocherà. Si farà tutto perchè in fin dei conti non è successo nulla se non la solita routine della capitale. Alessandra Amoroso canta e i tifosi, quelli che amano il calcio, quelli che vivono per la loro squadra, pensano bene di fischiare l’inno nazionale mentre Matteo Renzi cerca di dare il suo piccolo esempio intonandolo come fanno alcuni giocatori che provano a dimenticare tutto. Tutto già, ma cosa?
Visto che siamo qui a scrivere un pezzo di televisione non raccontiamo la cronaca di quello che non è successo, di quello che si è detto ma è poi diventato altro. Parliamo di un’artista che con il cuore in gola per l’emozione, l’avrebbe già avuta se fosse stata una giornata normale, scende in campo a cantare l’inno nazionale di fronte a 6-7 milioni di italianI, oltre che a tutti i presenti nello stadio. Anche lei ha aspettato come i calciatori, anche per lei il riscaldamento era passato ma lo fa lo stesso. Puoi anche pensare che Alessandra Amoroso non sia degna di cantare l’inno di Mameli, bisognerebbe chiedersi il perchè poi, ma non puoi fischiare il tuo inno nazionale in una serata come questa. Ma del resto se arrivi allo stadio con la bandiera del regno delle due Sicilie si capisce bene da che parte vuole stare questo tifoso.
Dalla parte sbagliata.
Per Alessandra Amoroso questa volta è squallore puro.
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