Gossip e TV

La banalità del Grande Fratello 13 con l’eliminazione studiata e il rientro scontato

L'incoerenza dei concorrenti del Grande Fratello 13, l'eliminazione studiata per bene e i colpi di scena scontati per un reality banale e privo di emozioni

Quello che abbiamo visto nella puntata del Grande Fratello 13 in onda il 7 aprile 2014 non ci è piaciuto. Dobbiamo ammettere che per una volta siamo stati totalmente dalla parte di Giovanni che si è dimostrato molto più attento di quello che potrebbe dimostrare smascherando i suo compagni di viaggio. Ovviamente precisiamo: non che ci sia nulla di male a studiare delle strategia, la cosa è stata sempre fatte ma se arriva una eliminazione a sorpresa forse i ragazzi non dovrebbero trovarsi nello stesso spazio e avere addirittura il tempo di un blocco pubblicitario per decidere cosa fare. E poi c’è Alessia Marcuzzi che fa finta di niente di fronte alla palese presa di posizione del gruppetto “Valentina-Angela” che hanno nella loro sfortuna ( quella di aver perso una amica nell’eliminazione) la fortuna di iniziare. Angela come una perfetta mantide religiosa “fa fuori” il povero Fabio e infatti nella sua logica coerente si giustifica dopo l’attacco di Giovanni che se avesse studiato le cose non sarebbe uscito lui.

Ma in questa assurda incoerenza di persone che hanno fatto scelte calcolate ce ne sono diverse. Per esempio i fratelli che salvano Modestina, concorrente che hanno praticamente nominato sempre ritenendola inutile ai fini del gioco. Per non parlare della stessa Modestina ( apriamo una piccola parentesi, ma come cavolo era vestita ieri) che sceglie di salvare Giovanni, rimasto in bilico con Chicca e Fabio, e poi lo nomina praticamente mezz’ora dopo…E poi c’è Mia che quando capisce che Fabio è stato eliminato inizia a piangere dicendo: “Ho sbagliato, scusami credevo di essere l’ultima” l’ultima de che?

Ma la banalità veramente raggiunge dei livelli mai visti nel momento in cui Fabio arriva nello studio del Grande Fratello 13 e Alessia gli dice che potrà tornare nel gioco solo se starà una settimana in cantina e poi sarà il pubblico da casa a decidere cosa fare. La banalità non sta nel meccanismo che sicuramente conosciamo a memoria ma nella voglia della conduttrice e degli autori di creare una suspence quando non c’è nessuna attesa visto che si conosce benissimo il finale.



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