Fiction e Serie TV

Per amore del mio popolo- Don Diana la prima puntata, le anticipazioni

Per amore del mio popolo-Don Diana la prima puntata in onda il 18 marzo 2014, ecco le anticipazioni


Vi abbiamo parlato ieri della mini serie di Rai 1 dedicata a un uomo che ha segnato la storia della Campania ma anche del nostro paese; vi abbiamo detto che Alessandro Preziosi veste i panni di Don Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994. A vent’anni da quel triste giorno la Rai lo ricorda con Per amore del mio popolo- Don Diana la serie in due puntate, la prima in onda oggi e la seconda in onda domani. Iniziamo quindi con le anticipazioni di quella che sarà la prima puntata in onda oggi 18 marzo. Come saprete il film si ispira alla storia vera del sacerdote che ha voluto combattere nella camorra in un territorio difficile come quello di Casal di Principe.

Per amore del mio popolo- Don Diana: le anticipazioni della prima puntata

Don Giuseppe Diana, per tutti Don Peppe, è un sacerdote della forania di Casal di Principe, dove due famiglie, (gli Esposito e i Capuano), si affrontano senza esclusioni di colpi per il controllo del territorio. Per non tradire gli scout che vedono in lui un’alternativa al mondo che li circonda Don Peppe rinuncia all’opportunità di trasferirsi a Roma e diventa Parroco nel suo paese natale.

A Don Peppe viene affidato Domenico, il figlio illegittimo di Antonio Esposito, diviso tra il desiderio di far parte del mondo dei camorristi e quello di essere integrato nel gruppo dei ragazzi che fanno riferimento a Don Peppe. Don Peppe compie subito delle azioni per rompere l’omertà che lo circonda: rifiuta i soldi che gli offre un noto camorrista, organizza una fiaccolata in paese, crea in Parrocchia delle occasioni di incontro e divertimento per allontanare dalla strada il maggior numero di bambini e ragazzi.

In particolare Don Peppe cerca di essere vicino a Teresa, una giovane del suo gruppo, figlia di un boss, destinata al matrimonio con un ragazzo della famiglia rivale.
Don Peppe e i suoi ragazzi sono tra i primi ad affrontare i problemi degli immigrati clandestini, sfruttati dagli stessi camorristi. In un crescente clima di terrore e dolore, Don Peppe cerca di salvare Domenico da una possibile vendetta. A rimanere ucciso, innocente, in un agguato è Francesco, uno dei suoi scout più attivi.
Don Peppe ferito nel profondo del suo animo, decide che occorre fare qualcosa di più incisivo e significativo.

Nasce cosi il documento “In nome del mio popolo” che risuona nelle chiese di Casale la Notte di Natale. Un documento che suscita il plauso di molti cittadini, ma che porta Don Peppe ad essere riconosciuto come il nemico dichiarato della Camorra che, come sottolineato nell’omelia, procura “ il dolore a tante famiglie che vedono i loro figli finire vittime o mandanti” .

(FONTE RAI)



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