Il Moige contro la Domenica Live a luci rosse di Barbara D’Urso
Domenica Live a luci rosse, contenuti troppo spinti per la fascia protetta, il Moige attacca Barbara D'Urso
Piovono polemiche, le ennesime contro Barbara D’Urso e il suo Domenica Live. Proprio ieri vi avevamo parlato di come il mondo del web avesse reagito a una sua foto pubblicata su Twitter, foto con tanto di spacco che faceva intravedere qualcosina…Oggi però arrivano le dichiarazioni del Moige e la richiesta che qualcuno faccia qualcosa contro un programma che va in onda in fascia protetta ma che non può essere visto dai più piccoli. In particolare il riferimento è alla puntata di ieri ( oltre ai fatti accaduti in passato quando la D’Urso si era occupata in modo approfondito delle baby squillo fino ad averne una in studio seppur camuffata). La D’urso è sempre la stessa che non vuole fare il nome del bambino portato via dal suo papà ma che poi ha in studio una baby squillo o una tredicenne che racconta le molestie subite da un prete ( perchè cambia poco se si tratti di Domenica Live o Pomeriggio Cinque, la fascia oraria è la medesima, anzi quella della domenica è solo più intercettabile dai bambini visto che sono a casa e non a scuola).
Così nella puntata di ieri rivediamo alcuni servizi che sono andati in onda, giustamente su Italia 1 nel programma Lucignolo quando si era fatta “na certa” scusate ma questa frase rende bene l’idea. Una fascia quindi protetta non le 14,30 del pomeriggio domenicale. Ma questo non è stato il solo servizio: chi ha visto Domenica Live ieri sa che si è parlato di soldatesse e di abusi in caserma, di professori che molestano le loro alunne e non solo. Ospite in studio una signora che ha parlato di come sia bello amare più uomini insieme e gestire diverse relazioni allo stesso tempo.
A questo punto il Moige ha deciso di intervenire.
“Ieri abbiamo assistito a una delle pagine più tristi e trash della nostra tv – ha dichiarato Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media di Moige (Movimento Italiano Genitori), che ieri ha raccolto le proteste di numerosi genitori per la trasmissione in fascia protetta di contenuti tutti incentrati sul sesso – con servizi, interviste, e linguaggio adatti ad una seconda serata”.
E poi l’appello
“Diciamo basta a queste porno-domeniche di violazioni della fascia protetta. Ci appelliamo alla responsabilità sociale delle aziende perchè non continuino a inserire spot in questo programma trash che viola la sensibilità e la dignità dei nostri figli”.