Beppe Fiorello contro Saviano: parte la lite su Twitter
Lite su Twitter tra lo scrittore Roberto Saviano e l'attore di fiction italiane Beppe Fiorello: scori cosa si sono detti
Roberto Saviano interviene all’interno della sua rubrica de L’Espresso e critica aspramente le fiction italiane, considerandole ricche di buonismo. Beppe Fiorello si sente preso in causa e prende il via la lite su Twitter.
Roberto Saviano, il famoso autore del libro Gomorra, ha deciso di commentare la situazione delle fiction italiane che trattano di mafia all’interno della sua repubblica nel magazine l’Espresso. E la critica sembra essere stata delle più pesanti: non per nulla il titolo dell’articolo è stato: “Quanto buonismo nelle nostre fiction”.
Beppe Fiorello, tuttavia, sembra non aver gradito molto le parole dello scrittore e ha deciso di rispondere all’articolo tramite un Tweet in cui diceva: “Capisco la critica e le osservazioni sulla fiction italiana, ma come ho detto altre volte non accetto generalizzazioni. Personalmente ho raccontato storie importanti e talvolta scomode.”
A queste parole, poi, aggiunge anche anche l’immagine di un manifesto di una fiction di qualche anno fa. Si trattava della storia di Graziella Campagna, che tutti cercarono di tenere insabbiata per circa venti anni. Tutti erano a conoscenza della situazione, ma nessuno voleva parlare. Fu per questo che il Ministro della Giustizia di allora decise di censurarla dicendo: “Questa fiction turba la serenità dei magistrati”. Ma quella censura non venne portata alla luce da nessuno.
Beppe Fiorello aggiunge poi: “Soltanto io, il regista, la stessa Rai e De Cataldo (che non c’entrava nulla con il progetto) lottammo affinché quella scomoda verità andasse in onda. Furono oltre sette milioni i telespettatori che poterono constatare quanto accadde alle spalle di una famiglia che non c’entrava nulla con il sistema Mafia e perse atrocemente una figlia di diciassette anni.”
L’attore ha cercato di sottolineare, poi, “Ho anche raccontato L’Uomo Sbagliato, la vera storia di Daniele Baroni, dieci anni di carcere per un errore giudiziario. E senza risparmiare chi commise l’errore. Anche qui si sapeva ma non si parlava. Solo per dire che la Fiction italiana ha delle eccellenze.”
Beppe Fiorello si scaglia poi direttamente contro Saviano dicendo che: “Mi piacerebbe però far notare che in America oltre alle due serie citate nell’articolo (24 e Homeland), ce ne sono (in maggioranza) di totale buonismo, violenza e inutilità sociale. Difendo il mio mestiere perché lo faccio con passione e verità, ma non nascondo che la nostra fiction ha realmente bisogno di trovare una strada nuova. Io ci sto lavorando”.
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