Susan Boyle ha la sindrome di Asperger: la confessione
La famosa cantante Susan Boyle confessa di soffrire della cosiddetta "sindrome di Asperger", a rivelarlo è stata lei stessa
Susan Boyle – famosa cantante inglese – ha da poco confessato di soffrire della sindrome di Asperger: a riportare la notizia della malattia dell’artista sono RaiNews ed i media di tutto il mondo. Boyle ha un quoziente intellettivo più alto della media, ma pare abbia avuto delle grandi difficoltà di apprendimento durante gli anni, oltre ad essere stata vittima di bullismo e depressione.
“Ho sempre saputo che gli altri mi mettevano un’etichetta sbagliata. Ho difficoltà relazionali, difficoltà comunicative che mi danno un grande senso di frustrazione“, ha dichiarato la 52enne. La cantante è diventata famosa per aver partecipato alla terza edizione della trasmissione televisiva inglese “Britain’s Got Talent“, in cui si classificò seconda.
Questa malattia ha colpito anche diversi altri personaggi famosi, fra cui il calciatore Leo Messi che soffre di una leggera forma di autismo, che porta ad un livello di concentrazione sopra la media. Boyle ha confessato di sentirsi “sollevata” – per la paura che potesse trattarsi di qualcosa di più grave – adesso che sa di soffrire della sindrome di Asperger, che le è stata diagnosticata circa un anno fa: in un’intervista rilasciata all’Observer, infatti, la cantante scozzese ha raccontato di come, per anni, è stata convinta di avere qualche danno cerebrale; motivo per cui, a Blackburn – il suo paese natale – i bambini l’avevano soprannominata “Susie simple“.
La diagnosi sulla sindrome, invece, è arrivata circa un anno fa, quando l’artista ha deciso di rivolgersi ad uno specialista: “Adesso capisco meglio cosa non va e devo dire che mi sento sollevata e un po’ più rilassata, per quanto riguarda la mia vita“, ha dichiarato Susan. Nei negozi di dischi e online, è uscito – da poche settimane – il nuovo lavoro di Susan Boyle: album natalizio, dal titolo “Home for Christmas“, che è entrato immediatamente nella chart britannica piazzandosi al nono posto.