L’ex moglie di Massimo Di Cataldo non lo difende ma accusa la Millacci
Tutti vogliono conoscere la verità sul caso Massimo Di Cataldo, ma c'è l'ex moglie Jorgelina che già conosce la sua verità di donna, di madre
E’ triste che un fatto di cronaca finisca tra il gossip ma non è ancora chiaro se Massimo Di Cataldo abbia usato violenza nei confronti della sua ex compagna Anna Laura Millacci. Le idee chiare sembra averle l’ex moglie del cantante, Jorgelina Borda Amezaga, la stessa donna che la Millacci ha chiamato in causa nella sua denuncia pubblica. Massimo Di Cataldo è il mostro o la vittima? Le indagini proseguono ma Jorgelina ha già la sua risposta.
In una intervista al settimanale Oggi in edicola domani l’ex moglie del cantante commenta le foto postate da Anna Laura Millacci su Facebook, quelle del presunto pestaggio, quelle del presunto aborto. Per lei è tutto così immorale, quanto meno immorale: “Se è vero che questa donna ha perso un bimbo in quelle circostanze e ha deciso di uitlizzare questo dolore come arma mediatica, con un unico scopo personale, questo mi pare quanto meno immorale”. Jorgelina aggiunge: “A me, da semplice donna, figlia, sorella, mamma, risulta molto difficile credere che in un momento del genere una signora, nel pieno della sofferenza, abbia la forza di scattare delle foto, farsi il trucco e uscire con gli amici a festeggiare”.
Le parole dell’ex moglie del cantante arrivano dirette e dure. Dopo un iniziale difesa a spada tratta da parte di tutte le donne nei confronti della presunta vittima, forse adesso qualcosa è cambiato.
Di certo il rancore di Jorgelina per il passato nei confronti della Millacci è ancora vivo infatti aggiunge: “Non la voglio nella mia vita, ed è per questo che mia figlia e io abbiamo lasciato l’Italia e quindi, anche mio marito Massimo, la nostra casa, la mia carriera, famiglia, amici, tutto”.
Non era presente al litigio, non è certa di come si siano svolti i fatti, per questo conclude dicendo: “Con questa lettera non sto difendendo Massimo, ma solo la dignità delle donne”.