Caos Miss Italia, Patrizia Mirigliani attacca la Rai
Patrizia Mirigliani non ci sta e punta il dito contro la Rai in conferenza stampa spiega cosa è successo negli ultimi mesi
«Voglio cominciare dicendo che sono stupita e incredula per quanto si è verificato nell’ultimo mese. Ci tengo a fare delle precisazioni per correttezza verso i miei collaboratori che stanno svolgendo regolarmente le selezioni di Miss Italia, verso le ragazze iscritte e il pubblico che segue il Concorso» sono queste le parole di Patrizia Mirigliani alla conferenza stampa indetta per spiegare quello che sta succedendo, o almeno per provare a farlo. Un altro capitolo della saga “Miss Italia non va in rai” con le pesanti accuse della Mirigliani nei confronti della tv nazionale.
Accanto a lei, presenti alla conferenza stampa, la Sen. Silvana Amati, membro dell’ufficio di presidenza del Senato della Repubblica, l’avv. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, le Miss Italia 2000 Tania Zamparo e 1996 Denny Mendez.
La Sen. Silvana Amati ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo Economico chiedendo di verificare le motivazioni che hanno portato la Rai ad interrompere il rapporto con Miss Italia. In particolare, chiede la Senatrice, che vengano valutati «costi e guadagni delle ultime trasmissioni del Concorso, così da rendere più trasparente e comprensibile l’intera vicenda, con riferimento in particolare ai mancati incassi della pubblicità, delle sponsorizzazioni e del televoto che la manifestazione ha garantito alla Rai fino all’edizione 2012». La Senatrice chiede, infine, «quali iniziative il ministero intende assumersi per assicurare che una trasmissione molto popolare continui ad essere accessibile alle famiglie italiane e per garantire al Servizio Pubblico i diritti di trasmissione, evitando che questa scelta comporti un guadagno e un vantaggio per la concorrenza».
Patrizia Mirigliani ha ribadito che Rai1 ha comunicato ufficialmente la rinuncia a Miss Italia all’inizio di maggio, e non prima, creando al Concorso una situazione di gravissimo disagio.
A proposito di Lucio Presta commenta: “Lo ringrazio per essersi occupato di ciò, egli non era legalmente autorizzato a ricevere una comunicazione di questo tipo. La mia macchina oltre tutto, la Rai lo sa, riparte immediatamente dopo l’elezione della Miss Italia. Sulla base di questo ci voleva ancor più correttezza. Voglio ricordare che circa 10 anni fa mio padre è stato contattato da Mediaset, profondamente interessata ad avere Miss Italia sulle sue reti, ed ha rifiutato per rimanere con la Rai. Questa è correttezza, e questa correttezza io, come donna, la richiedo”.
La Mirigliani spiega inolte che anche il comune di Montecatini, , tramite il suo sindaco Giuseppe Bellandi, era in contatto con Rai1 anche per l’edizione 2013, anche loro non avevano quindi ricevuto comunicazioni in merito.
L’Avv. Carlo Rienzi ha annunciato la collaborazione tra Miss Italia e l’Associazione Utenti Audiovisivi del Codacons sul progetto di uno sportello anti-stalking che verrà presentato nel corso di un Convegno, patrocinato dal Senato della Repubblica, il 20 maggio a Palazzo Marini (Camera dei Deputati).
Denny Mendez e Tania Zamparo hanno criticato la decisione della Rai, sostenendo le ragioni dell’organizzatrice, poiché il concorso – ha detto la Zamparo, oggi giornalista – rappresenta un «modo pulito per le ragazze di entrare, non solo nello spettacolo, ma anche nel mondo del lavoro. Ancora oggi, dopo 13 anni, sono stimata anche per essere stata Miss Italia, come se da quella esperienza fossi uscita rafforzata». «Miss Italia è l’Italia – ha aggiunto Denny Mendez – è un simbolo di popolarità, delle certezze che mancano altrove, e la mia elezione costituisce un simbolo importante per questo nostro Paese».