Antonella Clerici legge il libro su Carlo Acutis, cosa la lega al ragazzo presto santo?
Antonella Clerici mostra tra le storie Instagram il libro che sta leggendo: "Il segreto di mio figlio" scritto dalla mamma di Carlo Acutis
Il post che Antonella Clerici ha dedicato nei giorni scorso a Carlo Acutis aveva già suscitato tanta curiosità, soprattutto quando la conduttrice ha chiesto a chi crede una preghiera al ragazzo morto a 15 anni per una leucemia fulminante. Antonella Clerici ha sempre avuto fede in lui e ha promesso che un giorno racconterà perché è così legata a lui che è già beato e presto verrà proclamato santo. C’è chi ha pensato al recente problema di salute che la conduttrice Rai ha affrontato, l’operazione d’urgenza dopo una visita di controllo. Un intervento delicato e la paura che si trattasse di un tumore, come è accaduto a mamma Franca. Antonella Clerici per fortuna sta bene, la prevenzione è sempre fondamentale. Oggi lei legge il libro scritto dalla mamma di Carlo Acutis, da Antonia Salzano Acutis.
Antonella Clerici legge il libro su Carlo Acutis scritto dalla sua mamma
“Il segreto di mio figlio”, la conduttrice legge il libro, in estate, quando ha più tempo libero ne legge tanti e alcuni li mostra ai suoi follower, questo non poteva mancare. Ha ragione chi pensa che Carlo Acutis sia stato per lei importante nell’ultimo periodo. Antonella Clerici ha però confidato che ha sempre avuto fede in lui e quindi, c’è qualcosa anche nel passato, qualcosa che oggi la riporta al giovanissimo beato presto santo.
È la mamma di Carlo, il quindicenne milanese morto per una leucemia fulminante il 12 ottobre 2006, per il quale la Chiesa ha avviato il processo di canonizzazione, a scrivere “Il segreto di mio figlio – Perché Carlo Acutis è considerato un santo”. Sposata con Andrea, ha due figli nati dopo la scomparsa di Carlo. Studiosa di teologia ma è grazie al figlio che si è riavvicinata alla fede.
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Edito da Piemme si legge: “In tanti mi chiedono quale sia il segreto nascosto dietro la figura di mio figlio Carlo. Perché un semplice ragazzino, morto a quindici anni, è invocato in tutto il mondo? Perché la Chiesa lo ha proclamato beato? Come madre ho voluto provare a scrivere un libro per aiutare i suoi tanti devoti a conoscerlo e ad amarlo. Carlo ha vissuto sempre proteso verso Dio. Diceva che “la conversione è un processo di sottrazione: meno io per lasciare spazio a Dio”. Come un faro in una notte buia, mi ha indicato un cammino in chiave di eternità. L’Infinito era la sua meta. Gesù era il centro della sua vita. Sono questi i tesori che provo qui a svelare, i tesori di Carlo, il suo segreto”.
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