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Antonella Clerici chiede una preghiera a Carlo Acutis: “un giorno vi racconterò”

Commuovono le parole di Antonella Clerici che chiede una preghiera a chi crede. Ha una cosa importante da raccontare e parla di Carlo Acutis presto Santo

Antonella Clerici Carlo acutis

Antonella Clerici non ha sempre raccontato tutto della sua vita, è ovvio, ma un giorno racconterà anche del post che ha appena pubblicato sui social. Un post non una storia, l’immagine di Carlo Acutis Beato sul suo profilo Instagram ed è una cosa che Antonella Clerici non aveva mai fatto, parlare della fede in Dio, nei Santi. Tra non molto Carlo Acutis sarà proclamato Santo e la conduttrice confida che ha sempre avuto fede in lui per un motivo ben preciso. C’è qualcosa di importante che collega Antonella al giovanissimo Beato. La Clerici chiede una preghiera a Carlo Acutis ed emozionano le sue parole, ancora prima che racconti perché crede nella sua santità.

Antonella Clerici chiede una preghiera a Carlo Acutis e commuove chi crede.

Tra non molto questo giovane ragazzo, morto di leucemia fulminante a soli 15 anni sarà proclamato Santo. Ho sempre avuto fede in lui, un giorno vi racconterò. Per chi crede, una preghiera

Queste le parole di Antonella Clerici che di certo in questo periodo complicato si sarà affidata non solo ovviamente ai medici ma anche alla fede. Ma c’è altro e ha voglia di raccontarlo, prima o poi lo farà ma nei suoi programmi non è semplice parlare di Dio, di fede. Magari lo farà sui social o in una intervista. 
Circa quattro anni fa Carlo Acutis è stato proclamato beato e a breve sarà Santo, Papa Francesco gli ha riconosciuto un miracolo. Lui è il patrono di Internet, era un ragazzo come tanti ma è morto il 12 ottobre del 2006 a soli 15 anni in tre giorni. Due mesi prima aveva registrato un video in cui era sorridente e diceva di essere pronto e di essere sepolto ad Assisi. “Un pezzetto di cielo per gli altri” così è stato definito Carlo Acutis.

Sarà il primo santo dei millennials e della Rete. Di lui Papa Francesco ha scritto: “Sapeva molto bene che i meccanismi della comunicazione e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, comunicare valori e bellezza”. La sua era una fede rara, scandita ogni giorno da messa, rosario, volontariato, adorazione eucaristica. Lui era un genio dell’informatica pur essendo così giovane.

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Un messaggio importante quello di Antonella Clerici per chi crede, perché chi ha fede, è a loro che chiede una semplice preghiera.

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