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Una diagnosi sbagliata ha cambiato la vita di Raffaella Mennoia: l’autrice di Uomini e Donne racconta tutto

La malattia di Raffaella Mennoia e quella diagnosi sbagliata che le ha cambiato per sempre la vita: il racconto sui social

raffaella mennoia salute

In occasione della giornata mondiale per la lotta contro la sclerosi multipla, Raffaella Mennoia, storica collaboratrice e braccio destro di Maria de Filippi, ha deciso di raccontare un pezzetto della sua vita, a chi la segue. Non parla mai molto del suo privato Raffaella, sempre impegnata invece nelle lotte per chi ama. Questa volta invece, ha deciso di raccontare la sua esperienza personale per provare anche a ricordare quanto sia importante fare ricerca e aiutare chi la fa.

Chi mi conosce sa che non parlo mai della mia vita privata. Tuttavia, oggi voglio fare un’eccezione perché ieri è stata la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla e dopo molti anni ho deciso di condividere con voi un’esperienza che mi ha profondamente toccato e che ha cambiato il corso della mia vita” ha scritto su instagram Raffaella Mennoia.

Le parole di Raffaella Mennoia sui social

L’autrice di Uomini e Donne ha raccontato: “Anni fa, dopo alcuni disturbi fisici, mi è stata diagnosticata una malattia autoimmune chiamata polineuropatia. Questa malattia avrebbe portato gradualmente all’atrofia di alcuni muscoli e la diagnosi è stata molto spietata. Ho attraversato momenti molto bui e ho trascorso due anni di cure presso l’Ospedale Gemelli, dove ho ricevuto immunoglobuline e una forte terapia a base di cortisone. Ogni mese per ben due anni sono stata ricoverata in day-hospital per una settimana“.

Il racconto di Raffaella è proseguito con queste parole: “Inizialmente, ho deciso di non parlare di questa malattia perché ho capito che il dolore è qualcosa di molto personale e intimo. Tuttavia, mi rendevo conto che le persone ricoverate insieme a me non avevano gli stessi sintomi che avevo io, quindi ho deciso di indagare e di recarmi presso la Mayo Clinic, un ospedale di grande importanza all’estero. Dopo circa 15 giorni di ricovero ho ricevuto una nuova diagnosi“.

La nuova diagnosi che le era stata fatta aveva poi escluso la malattia autoimmune: “Ai tempi non mi sentii di denunciare i medici che hanno commesso errori nella diagnosi, anche se mi hanno causato gravi problemi fisici e psicologici a causa dei due anni di terapia a base di cortisone. Oggi però, in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, voglio sostenere tutti coloro che vivono con questa malattia e incoraggiare la ricerca scientifica per trovare nuove terapie e una cura definitiva“. Raffaella Mennoia ha spiegato di aver scelto di condividere con chi la segue, questa esperienza molto dolorosa della sua vita, sperando che le sue parole possano essere di aiuto a qualcuno.

 “Questa esperienza mi ha reso particolarmente sensibile e vorrei che ci fosse un maggior impegno da parte di tutti nel sostenere le donazioni per la ricerca su questa malattia. È una malattia devastante e solo chi ne soffre sa veramente cosa significhi. Spero che la mia testimonianza sia utile” ha concluso Raffaella Mennoia.

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