Chico Forti a 5 minuti, Selvaggia Lucarelli: “Che paese di mer^*”
Chico Forti intervistato da Bruno Vespa: il commento di Selvaggia Lucarelli arriva dai social. "Non so cosa è più pietoso"...
Puntata di 5 minuti ieri dedicata a Chico Forti, con una breve intervista di Bruno Vespa all’ex imprenditore rientrato in Italia per continuare a scontare la sua pena in carcere, dopo 22 anni di reclusione negli Stati Uniti. Il rientro in Italia di Chico Forti, accolto dalla premier Meloni e trattato coma una sorta di eroe, non trova una fetta dell’opinione pubblica in accordo. Per la legge, Chico Forti resta un assassino. E se è vero che, deve poter avere la possibilità di tornare nel suo paese a scontare la pena, è altrettanto vero che dovrebbe essere trattato al pari di tutti gli altri detenuti. Di questo ne è fortemente convinta anche Selvaggia Lucarelli, che poche ore fa ha dato un suo commento su quanto visto nella trasmissione condotta da Bruno Vespa.
Chico Forti di nuovo in tv: le parole di Selvaggia Lucarelli
Con un post sui social, Selvaggia Lucarelli ha commentato quanto visto ieri su Rai 1: “Non so se è più pietoso a) il racconto di Forti sull’accoglienza da RE in carcere b) il racconto su come Schettino che in carcere evidentemente chiamano ancora “il comandante” abbia chiesto di vederlo per dirgli “sei il mio eroe. In pratica un assassino si gongola del fatto che un uomo che se ne è scappato mentre una nave affondava e risucchiava in mare i suoi passeggeri sia fiero di lui. C) la spaghettata in carcere, prassi comune in tutte le carceri del paese per tutti i detenuti. D) Vespa che se la ride chiedendo non se si sia pentito di aver fatto fuori un uomo per bieche ragioni di denaro, ma se tornerà a fare surf. A FARE SURF. Il tutto sottolineando il dramma dell’omicida Forti rimandato in Italia senza neppure un calzino.”
E ancora: “Tutto questo in un paese in cui le carceri sono sovraffollate, in uno stato di degrado totale, con detenuti evidentemente di serie b che faticano ad accedere a servizi igienici decenti e cure e che se vogliono uscire per visitare un parente devono aspettare (se va bene) il suo funerale. Sempre che il funerale non sia il loro, visto il tasso di disperazione e suicidi in carcere. Che paese di merd*. Ah, notare il crocifisso sullo sfondo. Del resto accoppare la gente fa notoriamente parte dei valori cristiani tanto cari a questo governo”.