Inizia il mese del Pride e Arisa torna a parlare: “non mi aspettavo quell’intervista”
Arisa torna a parlare della sua intervista e delle parole su Giorgia Meloni
Arisa non ci sta, non le piace quello che sta succedendo intorno a lei e torna a parlare, proprio nel giorno in cui inizia il mese del Pride. Lo fa sui social, con un lungo sfogo e racconta quello che ha pensato, quello che le sta succedendo. E si rivolge anche a tutta la comunità LGBTQ+, provando a spiegare, per l’ennesima volta, il suo punto di vista.
E lo fa anche con la convinzione che molte persone, che hanno puntato il dito contro di lei dopo l‘intervista a Giorgia Meloni, quell’intervista non l’abbiano neppure vista. Arisa tra l’altro spiega che si è trovata spiazzata quando le è stato chiesto di parlare anche di altro, non solo di musica.
Il problema però resta solo uno: il giornalista fa delle domande, tu rispondi, e quello che dici con la tua bocca, non è farina del sacco dell’intervistatore, ma di chi risponde…
Arisa, sui social, ha detto:
Oggi sono arrivata a leggere che sono il nemico numero uno della comunità. Ma non vi sembra un po’ troppo? Non vi sembra che qualcuno sta montando la panna per prepararci un dolce amaro? Io non sono il nemico numero uno della comunità e non potrei mai esserlo. Ho fatto solo un’intervista sfortunata e che non mi aspettavo, nella quale mi sono fatta piccola. Non ero preparata e non mi aspettavo quel tipo di domande. Quel tenore di intervista non me l’aspettavo. Pensavo di fare un’intervista per il singolo.
Arisa messa in difficoltà dall’intervista di Peter Gomez
La cantante ha dunque aggiunto:
Quando mi sono trovata a rispondere a domande così importanti mi sono sentita in difficoltà e mi sono espressa male. Ho detto confusamente quello che penso. Stavo male dentro perché da una parte era tanto che aspettavo di parlare di questo per darci forza, per parlare di cose che reputo giuste e per la quale mi farei aprire in due. Però pensavo che avrei dovuto astenermi e mi sono espressa cercando di dire e non dire. Quel non dire ha fatto sì che buttassi fuori cose che sono state soggette a interpretazioni.
Le parole di Arisa su Giorgia Meloni
Ribadisco, a me piace la Meloni, perché è stata una donna capace di raggiungere traguardi mai raggiunti da nessuno prima. Io vengo da una famiglia patriarcale dove le donne devono stare zitte, devono cucinare e quando gli uomini sono di cattivo umore è possibile che le prendano, come mio nonno dava le botte a mia nonna e mia mamma certe volte le prendeva o doveva stare a guardare”.
E ancora:
Molti di voi hanno letto solo il titolo del giornale, ma non hanno visto l’intervista. Io alla domanda se sono a favore dei matrimoni e all’adozione per i gay ho detto di sì. Anzi chiedo al governo di facilitare le pratiche di adozione per tutti. Siamo tutti uguali e con chi vogliamo fare una famiglia sono fatti nostri. Il mio sogno è che Giorgia Meloni sia al Pride per ascoltarvi e capire le vostre ragioni e concedervi e concederci i diritti. Anche per lei sarebbe più semplice amministrare uno stato di persone felice. L’amore poi non è mi un problema. Io vi voglio bene e tanto.
E poi ha concluso con queste parole:
Tutta via sono contenta di aver avuto la possibilità di esprimere le mie idee fondamentali. Non capita a tutti di avere questa opportunità. Certo è che quando un argomento è troppo ostico forse non fila. Io sono una persona semplice e mi appello alla logica. Non ho altri strumenti per valutare la realtà e farmi un’idea. La verità e la correttezza secondo me sono caratteristiche che riguardano ragionamenti che filano come li metti li metti, e chi vuole capire può sempre semplicemente domandare.
Con immutato amor proprio. Firmato, Arisa, Rosalba Pippa.