Andrea Piazzolla, l’assistente di Gina Lollobrigida: “Figlio e nipote non si sono smentiti”
E' triste ciò che racconta l'assistente di Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla, sul figlio e il nipote al momento della morte
Gina Lollobrigida non ha chiuso gli occhi avverando i suoi desideri, lo racconta il suo ex assistente, Andrea Piazzolla, l’uomo, oggi 35enne, che lei considerava come un figlio. E’ vero che nella clinica romana in cui era ricoverata da qualche giorno Gina Lollobrigida c’erano anche il figlio e il nipote ma in base al racconto di Piazzolla non c’è stato nessun momento tenero, non ci sono state scuse né abbracci. Mentre Piazzolla confessa che aveva chiesto di donare il suo rene all’attrice il figlio Milko Skofic e il nipote Dimitri hanno fatto arrivare in clinica anche “lo spagnolo”, Javier Rigau. E’ una vera sofferenza per il “figlioccio” di Gina Lollobrigida continuare a pensare che l’uomo che l’aveva fatto tanto soffrire era lì nonostante sapesse benissimo che il loro matrimonio non esiste più. Al figlio e al nipote aveva chiesto supplicandoli di chiedere scusa a Gina ma quello che continua a raccontare Andrea Piazzolla al Corriere della Sera è davvero molto triste.
Gina Lollobrigida voleva morire in pace
Sembra che non sia andata come ieri Eleonora Daniele aveva sperato quando ha saputo dal manager di Gina Lollobrigida che il figlio e il nipote erano nella clinica romana nei suoi ultimi giorni. Sembra che non abbiano fatto molto per lei. Perché Javier Rigau era nella clinica? Piazzolla dice di chiederlo a chi l’ha chiamato e aggiunge anche che lo spagnolo si è permesso di cacciare Adriano Aragozzini, caro amico di Gina, spacciandosi per il marito. “Trovo vergognoso che Milko e Dimitri lo abbiano fatto andare lì… Io li avevo supplicati di chiederle scusa alla madre per tutto il male che le avevano fatto. Bel modo di onorare la sua memoria. Comunque non si sono smentiti: erano sempre gli ultimi ad arrivare e i primi ad andarsene”.
Nei giorni scorsi Andrea ha incrociato il figlio e il nipote e Milko gli aveva detto che voleva fare lui la notte accanto alla madre: “Gli ho risposto che ero felice, che sua madre sarebbe stata contenta. Poi mi ha mandato un messaggio per dirmi che non poteva più farla e che l’avrebbe fatta il giorno dopo… non è venuto nemmeno la notte successiva”.
Dopo il funerale ci sarà l’apertura del testamento, difficile pensare che saranno rispettate le volontà dell’attrice: “Io non voglio niente, tutto ha perso valore adesso. Senza Gina, il resto non ha più importanza. Che si risparmiassero stupide battaglie, per me sarà solo completare la sua volontà”.