Luca Tommassini: “Papà colpì mamma con un calcio e andò in coma”
A Vanity Fair Luca Tommassini racconta le violenze del padre sulla madre, poi si rivolge alle donne
In occasione della giornata contro la violenza sulle donne Luca Tommassini ricorda quello che subiva la sua mamma. Il padre lo ha sempre disprezzato, l’ha cresciuto riservandogli schiaffi, pugni e indifferenza ma più di tutto Luca Tommassini ricorda le botte prese da sua madre. A Vanity Fair racconta che una volta il padre colpì la mamma alle spalle, lei rimase immobile, era andata in coma. E’ quella una delle ferite più profonde, un dolore più forte dei pugni che riservava a lui. Un’infanzia difficile di cui ha già parlato ma è importante la sua testimonianza, perché può capitare a tutti, perché tutti possono avere un mostro in casa. Il 25 novembre ricorda le ferite del suo passato per rivolgersi poi a tutte le donne.
Luca Tommassini, il padre l’ha cresciuto a schiaffi e pugni
L’ha sempre maltrattato ma il segno più profondo l’ha lasciato i comportamenti che aveva con la mamma. “Quello che ho patito di più è stata la violenza sulla mia mamma. Ho assistito agli abusi per ogni singolo giorno, per diversi anni, prima di cominciare a reagire”.
Quella volta la mamma finì in ospedale e Luca era sempre presente: “Papà l’ha colpita con calcio alle spalle, e lei è rimasta immobile. Era andata in coma. Mi sono trovato in ospedale solo con lei, perché anche i parenti ci urlavano addosso che non poteva essere vero, che la mamma non era stata colpita, ma era caduta”.
Quando Luca aveva 11 anni suo padre andò via di casa, sua madre iniziò a lavorare, faceva le pulizie. Il mondo dello spettacolo per lui è arrivato presto, prima le pubblicità, poi la comparsa nei film, a 16 anni ha iniziato a lavorare professionalmente. “Sono ancora molto insicuro, e mi succede, come allora, di avere attacchi di panico”. Non ha mai perdonato suo padre.