Alice, la figlia di Luciano Pavarotti: “Avevo quattro anni quando è mancato”
Alice Pavarotti ricorda suo padre, aveva solo quattro anni quando è morto ma nella sua mente ci sono momenti semplici e tanto amore
Alice Pavarotti, la figlia del grande Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovani, è maggiorenne, ha compiuto 18 anni e non desidera più solo essere spettatrice nel ricordare il suo amato papà. Aveva solo quattro anni quando è andato via ma nonostante fosse piccolissima conserva di lui tanti ricordi, tutti semplici, la banale quotidianità che le regala ancora oggi amore. Alice Pavarotti non ha mai sentito il peso del nome che porta, ai compagni di classe non l’ha mai sbandierato per pudore ma se glielo chiedevano raccontava tutto. E’ al Corriere della Sera che Alice racconta anche della presentazione nel parco della Casa Museo di Santa Maria Mugnano a Modena, tutto in memoria del padre, è il concerto per il 14esimo anniversario della sua scomparsa e questa volta lei era sul palco con tutta l’emozione che voleva vivere.
Alice Pavarotti ricorda suo padre
“Quando è mancato avevo quattro anni. Ho ricordi bellissimi e precisi e sono legati alla quotidianità: banalissimi pranzi o cene in famiglia, tanto affetto da entrambi i miei genitori, loro che mi tengono in braccio o noi che giochiamo. E poi le vacanze, per esempio quando andavamo alle Barbados, queste spiagge e tramonti spettacolari, e sempre, ancora, tanti momenti semplici e bellissimi” era piccolissima e forse anche la sua mamma ha contribuito a non spegnere quei ricordi, quelle immagini di felicità.
Ha voluto partecipare anche lei quest’anno al concerto per Luciano Pavarotti: “È stata una serata emozionante. Ci tenevo a viverla in modo diverso rispetto agli altri anni. Non più solo da spettatrice: desideravo esserne parte. Di papà ho preso il carattere, per l’aspetto penso di essere un bel mix tra loro, anche se probabilmente assomiglio di più a mio padre”.
Ha sempre vissuto come un gran onore il cognome che porta: “Non ho mai pensato di vivere sotto i riflettori, non mi sono mai preoccupata di quello che potevo dire o non dire”.