Giorgia Soleri in ospedale, la fidanzata di Damiano dei Maneskin è pronta per l’operazione
E' felice Giorgia Soleri, finalmente la fidanzata di Damianao dei Maneskin da domani dopo l'operazione potrà iniziare una nuova vita
Giorgia Soleri aveva già confidato a tutti la malattia di cui soffre, aveva parlato dell’endometriosi e adenomiosi che le complicano la vita aggiungendo tanto dolore. Oggi è entrata in ospedale; la fidanzata di Damiano dei Maneskin è ricoverata, felice, una sorpresa che in poche ore le cambierà la vita. Giorgia Soleri attendeva con ansia questo momento, questa mattina la telefonata arrivata dall’ospedale, il ricovero entro le 16 e domattina l’intervento. E’ con una storia Instagram che ha avvisato tutti dando la bella notizia e poi due ore fa un post per spiegare il suo percorso, i dolori iniziati a 14 anni, la consapevolezza che avrebbe sempre sofferto ma oggi sa che è arrivato il momento della vittoria e il suo messaggio può dare forza a tutte le altre ragazze, le donne che soffrono di endometriosi.
GIULIA SOLERI PRONTA PER L’INTERVENTO PER VINCERE CONTRO L’ENDOMETRIOSI
“Ho aspettato tanto questo momento. Il 21 Marzo 2021 è il giorno in cui è arrivata la diagnosi di endometriosi e adenomiosi – inizia così il post della Soleri – in realtà, come per la maggior parte delle persone affette da queste malattie, io lo sapevo già”.
Racconta la sua vita: “lo sapevo quando a 14 anni sono svenuta a scuola per i dolori mestruali e sono stata quasi obbligata a iniziare la pillola anticoncezionale. lo sapevo quando ogni mese le mestruazioni mi incatenavano al letto e mi facevano rimettere fino a non avere più forze. lo sapevo quando a 21 anni mi sono rivolta a un importante centro specializzato e sono stata mandata via senza una diagnosi, trattata come se fossi ipocondriaca e bugiarda. Lo sapevo anche quando è arrivato il referto dopo 20 giorni dalla risonanza magnetica, lo sapevo e basta”.
E’ in ospedale e per lei è una vittoria: “Non perchè voglia usare quella retorica guerresca che tanto odio dove la malattia è una battaglia da affrontare e il malato un guerriero con addosso la responsabilità della proprio guarigione. no, affatto”.
Ha grandi speranze che dopo l’intervento tutto sarà diverso: “E’ una vittoria perché da domani avrò la possibilità di conoscere un corpo nuovo, che non ho mai avuto la possibilità di vivere: un corpo senza dolori. L’endometriosi fa parte di me da talmente tanto tempo che non so più nemmeno cosa sia mio e cosa sia suo – poi conclude – Questa operazione è una vittoria perchè, da domani, potrò provare a riprendermi una vita che mi appartiene e che per troppo tempo non ho vissuto: la mia”.