L’amore strappato racconta la storia vera di Angela Locanto allontanata per errore dai suoi genitori
L'amore strappato racconta la vera storia di Angela una bambina "rapita" dalla giustizia italiana. Ecco la sua storia
Il 31 marzo 2019 andrà in onda la prima puntata de L’amore strappato la nuova fiction di Canale 5 con Sabrina Ferilli ed Enzo De Caro. La storia raccontata nella fiction diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo è ispirata al libro “Rapita dalla giustizia” che racconta una vicenda realmente accaduta. E’ la storia di Angela Locanto, una bambina che a soli sei anni viene allontanata senza un reale motivo dalla sua famiglia. Il libro è stato scritto da Maurizio Tortorella e Caterina Guarneri.
In un giorno come tanti, ma drammatico per la famiglia della piccola Angela, le cose cambiano per tutti. Lei viene prelevata da scuola dalle forze dell’ordine e dagli assistenti sociali e suo padre invece viene accusato di molestie. L’uomo è accusato, e sarà poi processato, per abusi su sua figlia e anche su una cuginetta della piccola.
L’AMORE STRAPPATO RACCONTA LA STORIA DI ANGELA LOCANTO: LA BAMBINA STRAPPATA ALLA SUA FAMIGLIA QUANDO AVEVA 6 ANNI
E’ stata anche la bambina a raccontare quello che successe il giorno in cui venne prelevata da scuola. Oggi Angela è una donna di 25 anni e ricorda bene quello che è successo. Le avevano detto che avrebbe potuto vedere i suoi genitori, che loro sapevano tutto. In realtà Angela i suoi genitori non li vide più. Suo padre venne processato e poi arrestato con le accuse di molestie. Angela per quasi due anni restò in un istituto senza poter vedere neppure sua madre. Nel frattempo ad Angela qualcuno diceva che forse avrebbe fatto bene ad accusare suo padre: in questo modo avrebbe potuto avere modo di rivedere la sua mamma.
Il padre della piccola passò due anni in carcere prima di essere liberato con una sentenza assolutoria. Nonostante questo, i tempi della giustizia italiana fecero si che la bambina diventasse adottabile e quindi non potesse tornare dalla sua famiglia.
Sul Giornale.it si legge:
La mamma di Angela, Raffaella, disperata per non aver più rivisto la figlia decise un giorno di incatenarsi fuori dalla struttura dove abitava la figlia. Il risultato di questo clamoroso gesto fu il trasferimento di Angela in una struttura per l’infanzia a Genova, dove le furono raccontate altre terribili menzogne nei riguardi dei suoi genitori naturali.
Angela ha poi raccontato che gli assistenti sociali le dicevano che i suoi genitori erano morti oppure che non volevano vederla. Ed è sempre Angela a raccontare che nell’istituto di Genova dove era stata portata, le facevano fare qualsiasi cosa: da mettere in ordine le stanze a pulire i bambini più piccoli. Non solo, per far capire in che stato la piccola vivesse, c’è un ricordo particolare che lascia senza parole. Angela è intollerante al lattosio per questo non poteva bere nulla che avesse questa proteina del latte. Non le fecero mangiare nulla fino a quando non decise di bere del latte. Una serie di violenze fisiche e mentali hanno segnato per sempre la vita di questa piccola.
Angela poi viene adottata ma la sua vita non cambia: la famiglia nella quale vive non la ama come i figli naturali e lei viene sempre minacciata. Ha paura di tornare in istituto e i accetta quindi ogni compromesso. I suoi genitori intanto cercano di fare il possibile per sapere dove si trovi ma non riescono ad avere notizie.
Come scrive Giovanni Terzi nel suo articolo per Ilgiornale.it, tutto cambia quando un giorno i genitori di Angela finalmente la ritrovano:
Passano così nove lunghi anni ed Angela ormai quasi maggiorenne è rintracciata e trovata, in spiaggia ad Alassio, dalla sua famiglia naturale. Il timore di causare un forte shock emotivo fa si che ad avvicinare Angela sia il fratello con una lettera dei genitori e delle foto che la ritraggono assieme a loro prima di quel giorno di novembre di undici anni prima. Angela decide di scappare da quella famiglia cercando conforto con il Giudice della sentenza che però le consiglia di aspettare sei mesi nella famiglia adottiva attendendo la maggiore età per evitare il ritorno nella struttura protetta.
Ad Angela non interessa nulla di quello che le leggi dicono. Lei scappa dalla casa della famiglia adottiva e riabbraccia i suoi genitori che l’hanno sempre amata a che finalmente si ricongiungono con lei dopo anni di sofferenza.