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La tata del principino George ha il divieto di pronunciare una parola, William e Kate assecondano l’imposizione (Foto)

Alla tata del figlio di William e Kate Middleton è imposto il divieto di dire una parola nei confronti dei principini (foto)

Se Meghan Markle è capace di sfuggire alle rigide regole per i reali inglesi, Wiliam e Kate Middleton seguono il protocollo e con loro ovviamente anche la tata del principino George (foto). Kate e William d’Inghilterra cercano di crescere i figli George, Charlotte e Louis nel modo più normale possibile, come gli altri bambini della loro età, ma sono tutti eredi al trono e parte dell’educazione per loro deve essere diversa sin dall’infanzia. Lo sa bene Maria Tersa Turrion Borallo, la tata del primogenito di Kate Middleton. Ci sono una serie di divieti da osservare e a lei è proibito l’utilizzo di una parola. La tata non può pronunciare una parola precisa dinanzi a George e ai suoi fratelli, o meglio non può rivolgersi a loro tre chiamandoli “bambini”. Un divieto che a tutti appare strano ma che ha una spiegazione. La tata del royal baby ha origini spagnole, è tra le più qualificate al mondo per occuparsi dei figli dei duchi di Cambridge ma quella parola non la può usare per rivolgersi ai piccoli. Non può chiamare George, Charlotte e Louis “bambini”.

LA PAROLA VIETATA ALLA TATA DI GEORGE D’INGHILTERRA

Non è un divieto imposto da Kate e William, ma è imposto dalla stessa educazione ricevuta dalla tata, anzi dall’istruzione che lei ha ricevuto. La Turron Borallo si è formata nella prestigiosa scuola Norland, scuola da cui provengono le bambinaie di gran parte della aristocrazia inglese. Ci sono norme molto rigide di comportamento che bisogna osservare e tra queste c’è il divieto appena citato.

La parola proibita è “bambini” e la tata si rivolge da sempre a loro tre con i nome di battesimo. Dalla scuola Norland la spiegazione: “la parola “bambini” può essere considerata un segno di superiorità da parte dell’adulto e utilizzare il nome di battesimo è una forma di massimo rispetto, indipendentemente dall’età”.



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