Nuovo virus su Facebook, con un click infettiamo il computer
Un nuovo virus su Facebook nella posta privata, come evitare di infettare il computer
Continuiamo, purtroppo, a parlarvi di truffe di vari tipo e genere. Questa volta si tratta di un virus che si diffonde tramite Facebook. Spieghiamoci meglio. Nella nostra casella di posta privata di Facebook arriva quello che apparentemente sembrerebbe essere un innocuo messaggio di un nostro amico contenente una foto. Subito puntiamo il mouse sull’immagine e in un click rimaniamo fregati. Infatti immediatamente un virus infetta il nostro computer. Se solo avessimo notato l’estensione del file, .svg, forse, avremmo potuto evitare una grossa seccatura. Infatti con un click in meno il nostro computer sarebbe stato risparmiato. La segnalazione dell’ennesimo tentativo di infettare i computer è arrivata direttamente dalla Polizia di Stato sulla pagina “Commissariato di PS online – Italia” ma anche sulla pagina “Una vita da social”. Quella che si presenta come una foto o un’immagine inoltrata da un amico nasconde un malware capace di infettare in pochissimi secondi il computer. In pratica cliccando sulla foto veniamo reindirizzati verso una finta pagina YouTube che propone l’installazione di una estensione di Chrome, chiamata Ubo o One che si occupa di diffondere il ransomware utilizzando il profilo Facebook della vittima. E’ sempre la Polizia di Stato a suggerire il comportamento da adottare qualora ricevessimo un messaggio di questo tipo: semplicemente occorre non aprire l’immagine. Su “Commissariato di PS online – Italia”, la Polizia specifica come rimuovere l’estensione qualora fossimo stati infettati. L’estensione può essere rimossa cliccando sul menù con il disegno della chiave inglese o dei tre punti, quindi su “Strumenti”, “Estensioni” e cercando l’estensione Ubo o One. A quel punto, occorre selezionare “Disinstalla” per rimuovere l’estensione malevola da Chrome. In occasione dell’annuncio dell’acquisto di LockLife da parte di Symantec, le due aziende hanno comunicato in una nota che “Nell’ultimo anno, un terzo dei cittadini americani e oltre 650 milioni di persone nel mondo sono stati vittime di crimini informatici”.