Terremoto, cosa fare durante e dopo: i consigli della Protezione Civile
Io non rischio ed è utile conoscere i consigli sul cosa fare durante e dopo il terremoto, consigli della Protezione civile
Cosa fare quando la terra trema? “Io non rischio” è il nome della campagna di comunicazione sulle buone pratiche da adottare durante e subito dopo un terremoto. “Io non rischio” Terremoto, nasce da un’idea promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in accordo con le Regioni e i Comuni interessati, di un po’ di tempo fa. Oggi è tornata alla ribalta sui social, specie su Twitter. Si tratta di una serie di vignette che contengono consigli sui comportamenti da adottare per limitare i rischi in caso di terremoto. In particolare gli esperti durante un terremoto consigliano di mettersi nel vano di una porta inserita in un muro portante, vicino ad una parete portante o sotto una trave o ancora sotto ad un tavolo o ad un letto resistenti. Queste sono le indicazioni da seguire se il terremoto dovesse verificarsi mentre siamo in casa.
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Qualora fossimo all’aperto, dovremmo allontanarci dagli alberi, dai lampioni, dagli edifici e dalle linee elettriche. Per limitare i rischi dopo un terremoto, nella stessa campagna, “Io non rischio” Terremoto, vengono riportati altri suggerimenti. Innanzitutto sarebbe una buona pratica, quella di assicurarsi dello stato di salute delle persone attorno a noi e di prestare soccorso in caso di necessità. Subito dopo un terremoto, prima di uscire di casa, dovremmo chiudere il gas e l’acqua e staccare a corrente, poi indossare un paio di scarpe e, con molta prudenza, fare le scale che a causa del sisma potrebbero essere instabili. La Protezione Civile invita poi i cittadini a limitare sia l’uso del telefono sia quello dell’auto, in modo tale da non intralciare i mezzi di soccorso. In ultimo, una volta usciti di casa dovremmo recarci nelle aree di attesa previste dal Piano di Emergenza Comunale.