Occhiali Ray Ban l’allerta della polizia sulla truffa su Facebook
Su facebook la Polizia Postale tramite il suo account "Una vita da social" avvisa e mette in guardia della nuova truffa degli occhiali da sole Ray-ban
Sull’account Facebook “Una vita da social” la Polizia Postale mette in guardia su una truffa che riguarda gli occhiali da sole Ray ban. Attenzione a questa truffa che mette in vendita sponsorizzando gli occhiali a 19.99, ovviamente diffidate dall’imitazione non è assolutamente vero è una truffa, avvisa la Polizia Postale. In realtà cliccando sulla pubblicità degli occhiali si attiva un virus che invia a tutti i vostri contatti l’invito a fare lo stesso. Se qualcuno in buona fede, clicca per fare la transazione la carta di credito viene clonata immediatamente. Non ci sono parole ma sono sempre di più le truffe che si aggirano sul mondo dei social, dobbiamo sempre stare molto attenti.
Ecco il messaggio ufficiale della polizia postale che leggiamo sulla pagina facebook “Una vita da Social” sempre aggiornata a nuove informazioni per proteggere e mettere in guardia tutte le persone che nella loro ingenuità credono di fare delle occasioni invece si ritrovano truffati.
NON CLICCATE SU QUESTO LINK CHE ARRIVA SU WHATSAPP
“L’offerta Ray Ban promossa su Facebook sembra un’operazione di beneficenza ma nasconde una truffa”, avvisa la Polizia Postale, quindi facciamo attenzione e se per caso vi siete imbattuti in questa truffa la prima cosa dopo aver avvisato la polizia Postale è quella di cambiare la password di Facebook in modo da tutelare il vostro account. Vanno inoltre controllate immediatamente le transazioni della carta di credito. In caso di movimenti sospetti contattare la polizia postale per la denuncia. Non ci imbattiamo in questi link e non clicchiamo sempre su tutto, giochi, offerte e tanto altro, controlliamo prima la veridicità delle informazioni e anche l’account della polizia postale “Una vita da social” che aggiorna di continuo le truffe che sono entrate in rete e che possono danneggiare noi e i nostri dispositivi e identità. Quindi siamo social ma cerchiamo di essere dei social responsabili e attenti.
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