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Una scultura da 100mila euro dedicata a Lucio Dalla in piazza de’ Celestini a Bologna

In piazza de’ Celestini è stata portata una scultura in bronzo rappresentante Lucio Dalla seduto che accoglie i suoi fan, il comune vuole già acquistare l'opera

E’ stata inaugurata la scultura in onore di Lucio Dalla, che rappresenta l’artista seduto su una panchina con un sacchetto in mano e il braccio aperto in segno di accoglienza. Lucio Dalla in bronzo sorridente e pronto ad accogliere tutti coloro che vorranno omaggiare la sua carriera, sedersi vicino a lui e fotografarsi. La scultura è di Carmine Susinni, protagonista durante l’Expo di Milano nel decumano massimo e fra le opere più fotografate dei visitatori. A portarla a Bologna è stata la Fondazione Lucio Dalla in collaborazione con l’Associazione Piazza Grande e la Banca di Bologna: iniziativa pensata per ricordare l’artista nelle ore del 4° anniversario della sua scomparsa.

Un gesto che forse non placherà le critiche di chi tacciava d’immobilismo l’istituzione creata dagli eredi, dalla quale la città e non solo si aspetta progetti permanenti e significativi come l’apertura della, già annunciata in precedenza, casa-museo, il cui potenziale funzionamento si è visto un anno fa, proprio in questi giorni con l’apertura al pubblico.

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La panchina è stata posizionata temporaneamente in piazza de’ Celestini fino a fine mese. Pare che il sindaco sia intenzionato ad acquistare l’opera del valore di circa 100 mila euro. Nessun contratto è stato stipulato e chiunque abbia idea di come reperire quella somma in Comune è bene accetto, ma il primo cittadino avrebbe preso con l’artista un impegno netto: “Risolviamo questa questione” ma l’opera pare non sia assolutamente in vendita. La statua dedicata a Lucio Dalla però rimarrà in piazzetta fino al 30 marzo. Durante queste settimane ci sarà un po’ di animazione (non esiste ancora un programma definito, ma si pensa a letture e concertini acustici) lasciata molto anche alle iniziative personali. Come suggerisce la Fondazione, “chiunque vorrà, potrà sedersi per farsi fotografare o filmare dalle telecamere dell’organizzazione, partecipando così alla realizzazione di un docufilm che conterrà tutte le performance di persone comuni o note che vorranno parlare, cantare, leggere o recitare sulla panchina, lasciando il proprio segno di riconoscenza e di affetto“.



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