In Francia al via il decreto che vieta di salire in passerella le modelle troppo magre
Al via in Francia il decreto che vieta alle modelle magrissime di sfilare, novità anche sulle immagini e le foto ritoccate da Photoshop
Via libera in Francia da parte dei deputati francesi ad una legge che vieta al settore moda l’utilizzo di modelle ritenute eccessivamente magre. Le modelle per sfilare dovranno esibire un certificato medico che dichiara la loro salute “compatibile con la pratica della professione”. Coloro i quali infrangono la legge rischiano fino a sei mesi di carcere e una multa fino a 75mila euro. Precedentemente era stato messo anche un limite corporeo minimo per le modelle, ma subito si era scatenata polemica. Il testo definitivo invece lascia ai medici, che dovranno tener conto di peso, età e forma fisica, la decisione sull’adeguatezza delle modelle.
Inoltre basta con Photoshop, da oggi in base alla nuova legge, inoltre, le immagini ritoccate al computer che “allargano o assottigliano” la silhouette delle modelle dovranno recare la dicitura “ritoccata”. Quindi le riviste che pubblicano fisici magrissimi, e perfetti ovviamente non veri e “conformi all’originale”, dovranno indicare che si tratta di una “foto ritoccata”.
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Un esempio recente è quello dell’attrice spagnola Inma Cuesta che ha visto il suo visto ed il suo corpo completamente trasformati sulla copertina di un giornale e ha deciso di sfogarsi sui social network, affermando che spesso alcuni inseguono degli ideali di bellezza che sono irreali. In Francia sono fra i 30mila e i 40mila i soggetti colpiti da patologie come l’anoressia o simili, per il 90% adolescenti. E a Parigi, una delle capitali mondiali della moda, il dibattito sull’argomento è vivace e appassionato da anni. Il Senato francese lavora a questa norma dallo scorso aprile, nonostante le numerose proteste da parte dell’industria della moda, che ha portato ad una serie di sostanziali modifiche rispetto al testo approvato ieri. Prima di Parigi, provvedimenti simili erano stati presi anche in Italia, dove alla settimana della moda di Milano non possono sfilare modelle con indice di peso corporeo inferiore a 18,5, e in Spagna, dove dal settembre 2006 devono sottoporsi a visita medica tutte coloro che vogliano intraprendere questa strada.