La città Europea dei combattenti dell’Isis: Pelazza ci porta in Kosovo per Le Iene (VIDEO)
Dalla puntata de Le Iene in onda il 23 novembre 2015 il servizio di Luigi Pelazza dedicato alla città Europea dei combattenti dell'Isis: si trova in Kosovo, ecco il video
Spesso ci si chiede, quando si parla di Isis, da dove arrivino i combattenti che decidono di arruolarsi per il sedicente stato islamico, per farsi guidare dal califfo e sperare in una vita migliore, sempre che ce l’abbiamo visto che sono pronti a farsi esplodere nel nome del loro Dio. Luigi Pelazza per Le Iene, ci porta in Kisovo e nella puntata in onda il 23 novembre 2015 conosciamo le famiglie di alcuni dei più “famosi” combattenti dell’Isis. In queste terre, le famiglie non negano nulla, raccontano che i loro parenti sono partiti, che i video mostrati su internet non sono forse così autentici ( si riferiscono in particolare a quelli del combattente chiamato il macellaio per la sua abitudine di sgozzare le vittime). Un’altra famiglia invece non vede di buon grado la visita dei giornalisti. La sorella di un combattente spiega che diversi giornalisti sono stati a casa loro, hanno fatto delle riprese senza essere autorizzati e spiega anche che suo fratello non è ricco come si pensa visto che loro di certo non vivono in condizioni agiate. Pelazza decide poi di fare un giro in questa cittadina per capire cosa ne pensano gli altri dei combattenti. E si scopre che in questo posto, chi si arruola per l’esercito dell’Isis, diventa in patria una sorta di eroe, un mito, un personaggio di cui si parlerà per molti altri anni ancora.
Pelazza incontra anche l’Imam del posto e chiede come mai in questo paese ci siano tanti ragazzi pronti a partire per uno stato islamico, per un posto che non conoscono e l’intervistato risponde dicendo che in questi posti si pratica un islam molto radicale e forse per questo i giovani partono più facilmente per la guerra siriana. Ma in questa cittadina del Kosovo che conta 33mila abitanti, Kačanik, ci sono anche altre famiglie che hanno una storia diversa. Pelazza intervista il papà di un ragazzo che fino a qualche tempo fa era un figlio come tanti ma poi qualcosa è cambiato. L’uomo spiega che suo figlio ha lasciato gli studi, non voleva lavorare e in meno di 4 mesi c’è stata una vera e propria trasformazione. Faceva solo una cosa: si allenava. E a quanto pare l’Imam sapeva che suo figlio voleva lasciare tutto e arruolarsi ma non ha fatto nulla per fermarlo, anzi. Chi invece ha provato a cambiare le cose è stato questo padre coraggioso che ha scelto di andare in Siria per riprendersi suo figlio ma non è stato possibile. E’ arrivato fino al campo ma poi ha capito che il suo viaggio finiva così. Il signore intervistato per Le Iene è convinto che suo figlio dopo i primi giorni sarebbe voluto tornare a casa ma non è stato possibile. E oggi può fare solo una cosa: lanciare un appello a tutti i giovani come suo figlio affinchè non si arruolino perchè la religione musulmana non lo chiede e perchè lo stato per cui si pensa di combattere non esiste.
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