Italo Calvino con Il sentiero dei nidi di ragno: l’analisi del testo per la maturità 2015
L'analisi del testo per la prima prova della maturità 2015 è su Il sentiero di nidi di ragno il primo romanzo di Italo Calvino. Un estratto del racconto è nell'analisi da svolgere per i maturandi
Non sono neppure le nove e a quanto pare alcuni studenti hanno già comunicato il nome dell’autore scelto per la prima prova: si tratterebbe di Italo Calvino. Notizia confermata anche da diversi Tg per cui pubblichiamo la notizia per quello che è. L’analisi del testo sarebbe di un brano di Italo Calvino tratto dal romanzo Il sentiero dei nidi di ragno una delle sue prime opere. Da ex maturanda posso dire che se avessi avuto questa prova da fare in quinta liceo non avrei scelto l’analisi del testo. Come tutti sanno non sempre Calvino è tra gli autori privilegiati. Da universitaria invece avrei sicuramente optato per questa analisi del testo che per chi ama la letteratura è davvero alla base della conoscenza del nostro patrimonio letterario. Il sentiero dei nidi di ragno è sicuramente una delle opere più importanti per capire la poetica di Calvino. Non è quindi una poesia e non ha bisogno della parafrasi, trattandosi di un romanzo dovrebbe essere più semplice, se si conosce ovviamente l’autore. In ogni caso il periodo storico di ambientazione è tra i più studiati, siamo nel dopo guerra di una Italia che vive ancora la sua resistenza.
PRIMA PROVA MATURITA’ 2015: ITALO CALVINO PER L’ANALISI DEL TESTO
Il sentiero dei nidi di ragno è il primo romanzo di Italo Calvino. Pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria all’epoca della seconda guerra mondiale e della Resistenza partigiana.
Nonostante una certa propensione per la dimensione fantastica, determinata dal fatto che gli eventi vengono narrati attraverso il punto di vista di un bambino, può ascriversi, assieme alla raccolta Ultimo viene il corvo (1949), alla corrente neorealista. Questo è uno dei primi estratti da Wikipedia, in attesa di conoscere il vero pezzo del brano da analizzare. C’è da dire che da sempre le analisi del testo che riguardano le opere di Calvino sono sempre controverse.
Come potrete vedere dalla prima immagine del compito arrivata da Tgcom, i ragazzi sono chiamati in primis a fare un riassunto dell’opera. Il che si può fare solo se si conosce ovviamente il romanzo e se si ha qualche conoscenza dell’autore. Dovrebbe essere scontato l’aver studiato Calvino ma non bisogna dimenticare che, nonostante sia uno degli autori più importanti del ‘900 spesso di tende a non approfondire.
L’inadeguatezza di Pin in un mondo totalmente diverso dal nostro può essere paragonata a quello che oggi provano gli adolescenti a distanza di 70 anni? Una riflessione che chi sceglie l’analisi del testo è chiamato a fare.
Più tecnica la domanda che riguarda le figure retoriche presenti nel testo: ad esempio la ripetizione “nel mondo dei grandi, dei grandi” che si ricollega al punto precedente dell’analisi. Il racconto ruota infatti alla voglia di Pin di sembrare più grande di quello che è e per questo farà anche delle cose che un bambino della sua età non dovrebbe fare. Ma l’incoscienza del suo essere ancora bambino tornerà nel finale quando Pin non si renderà conto che gli adulti possono fare male e si allontanerà nel buio della notte con l’uomo che ha ucciso sua sorella. E ancora nel testo altre ripetizioni “e canterà e dirà…”.
L’ANALISI DI WIKIPEDIA– Questo primo libro di Italo Calvino, scritto subito dopo la fine della guerra, è molto scorrevole, i dialoghi, scritti con un linguaggio quotidiano spesso scurrile, si alternano a descrizioni minuziose dell’animo dei personaggi principali (come quello di Lupo Rosso, o come il ritratto di Kim nel IX capitolo, infatti questo capitolo si distacca dal tono degli altri perché attraverso Kim il narratore può esprimere i suoi giudizi) e dei luoghi dove si svolgono le azioni di guerra.
Il narratore del libro è esterno e il libro è narrato in terza persona. Calvino sceglie di raccontare e descrivere i fatti e le paure di una guerra visti dal “basso”, da chi non può nulla nei conflitti eppure è costretto a farvi parte: l’ottica è quella di un bambino. Dietro lo sguardo un po’ spaesato di Pin c’è la vicenda biografica di Italo Calvino che, giovane universitario di estrazione borghese, lascia gli studi ed entra nella Resistenza, in clandestinità vive a contatto di operai, gente semplice, condividendo la vita partigiana ma facendo parte inesorabilmente di un altro mondo.
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