Tutto quello che credete sia vegetariano ma non lo è: dal parmigiano alle banane
Alcuni alimenti che sono considerati a tutti gli effetti vegetariani in realtà non lo sono perché contengono ingredienti di origine animale oppure crescono grazie a pesticidi che non sono così vegetali...
Chi è vegetariano si affida a una cucina che non prevede l’utilizzo di carne e pesce: ma siete sicuri che tutti gli alimenti che apparentemente sono catalogati come vegetariani lo siano davvero? A lanciare l’allarme è Karin Ridgers, fondatore di VeggieVision TV, che consiglia di leggere bene l’etichetta prima di acquistare un prodotto. Ma questa azione, da sola, non sarebbe sufficiente, perché l’etichetta è solo un insieme di ingredienti dai nomi astrusi che molto spesso il consumatore non conosce. Occorre dunque indagare anche sul singolo ingrediente per accertarsi che non contenga qualcosa di origine animale. Ecco allora qualche esempio di alimenti che sulla carta sembrano essere vegetariani ma in realtà non lo sono!
Il parmigiano reggiano è il primo alimento che rientra in questo elenco: secondo Karin Ridgers questo formaggio non è considerato autentico se non è fatto con caglio animale, un ingrediente che proviene dal rivestimento dello stomaco dei vitelli.
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Anche i fichi, a sorpresa, potrebbero non essere alimenti così vegetariani. Possono infatti contenere al loro interno residui di insetti e vespe che molto spesso si avvicinano a questi succosi frutti rimanendoci incastrati (una immagine terribile). Anche le banane sono alimenti a rischio: molto spesso infatti per farli crescere più sani vengono usati pesticidi che possono contenere delle parti di origine animale che male si sposerebbero con la filosofia vegetariana (e vegana, ovviamente). Il pesticida più utilizzato per fare crescere le banane è il chitosano, ottenuto da gusci di gamberetti e granchi. Anche lo yogurt rientra in questa lista perché alcuni tipi contengono la gelatina fatta con sostanze di origine animale.
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Insomma per chi non vuole mangiare alimenti di origine animale l’imperativo è fare attenzione agli ingredienti con sui sono fatti alcuni prodotti e ai pesticidi utilizzati per fare crescere frutta e verdura.
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