Quando l’ironia non fa ridere: guardare l’eclissi solare con Bocelli
Guardiamo l'eclissi solare con Andrea Bocelli: la pagina Facebook dovrebbe far ridere? I rischi dell'ironia sui Social Network
Ha raggiunto oltre 400 mi piace in pochi giorni la comunità che su Facebook invita gli utenti a “guardare l’eclissi solare” insieme ad Andrea Bocelli. Nella foto di profilo e in copertina Andrea Bocelli rivolto verso il mare e il cielo. L’evento astronomico in calendario per il prossimo 20 marzo peraltro non è l’unica occasione a risvegliare questa forma di ironia piuttosto discutibile su Facebook. Da tempo infatti sui Social Network girano foto che ritraggono il cantante cieco con scritte e vignette che ironizzano sulla sua disabilità. I meme rimbalzano su Facebook, su Whatsapp, via mail etc. E a voi fa ridere il pensiero che esista un evento dal nome Guardare l’eclissi solare con Bocelli?
ECLISSI SOLARE 20 MARZO: DOVE VEDERLA
Ne parliamo oggi approfonditamente per criticare questa pagina e per sottolineare che questa forma di ironia non è divertente. E’ vero da un lato che ironizzare sulla disabilità può servire in qualche modo ad esorcizzare la paura del “diverso” ma questo non ci sembra veramente il modo giusto. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali di Bocelli o della sua famiglia in merito a questa moda social che lo vuole suo malgrado protagonista. Quando si supera questo limite comunque non è più una questione di autoironia o di leggerezza ma di offesa al limite del bullismo. Ci si deve indignare da subito per certi comportamenti e non attendere che degenerino in violenza o bullismo. Per fortuna la pagina ha ricevuto segnalazioni (sperando che venga presto censurata) e sulla bacheca non mancano commenti critici contro gli ideatori.
Tra le persone che hanno aderito alla comunità per fortuna nessuno o quasi ha anche il coraggio di mettere mi piace a foto come queste pubblicate di frequente. Perché evidentemente fino a che si fa gruppo ci si fa forza ma poi la vigliaccheria porta a non esporsi in prima persona. Eppure c’è anche chi difende la pagina accusando gli altri di essere finti moralisti. Evidentemente qualcuno il buio ce l’ha nell’anima.
Oggi in Italia si può deridere impunemente (ricevendo anche applausi e denaro) chi ha la testa spelacchiata, o statura contenuta, o un braccio inutilizzabile, o difficoltà di parola, o età diversamente giovane. Ora
vediamo che si offendono anche non vedenti o ipovedenti (difetti, tra l’altro, che non hanno mai fatto
ridere da che mondo è mondo). Esiste soltanto una caratteristica fisica che, pur non costituendo un difetto,
è vietato non solo criticare ma anche osservare. Qual
è questa caratteristica? Caro lettore: o l’hai già indovinata, oppure prova a dire in pubblico che un
calciatore negro è negro e vedrai che cosa ti succede!
E la stessa identica cosa,non si dice “negro” ma “di colore” così come non si dice “cecato” ma si dice “non vedente”così come non si dice “impedito” ma “paralitico” e così come non si dice “frocio” o “ricchione” ma “gay” oppure “omosessuale”.
Dopodichè si può scherzare su tutto.
Se dici “calciatore di colore” non si scandalizza nessuno,fidati.
Ecco spiegato perche’ l’Italia va male. Gentaglia. Bestie. Prendere in giro le pesone cieche e’ da nazisti. VERGOGNATEVI.