Il giorno della memoria nelle frasi per non dimenticare
Oggi, 27 gennaio, si celebra la giornata della memoria: ecco come rendere omaggio alle vittime del folle genocidio nazista. Frasi e pensieri di grandi intellettuali
Perché è stata scelta questa data da dedicare giorno della memoria e rendere omaggio con frasi e manifestazioni alle vittime del genocidio nazista? Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata rossa buttarono a terra i cancelli di ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz, in Polonia: si tratta, come intuibile di una ricorrenza storica dal grande valore simbolico.
IL GIORNO DELLA MEMORIA IN TV: PROGRAMMAZIONE RAI
In Italia questa ricorrenza è stata riconosciuta per la prima volta 15 anni fa: l’obiettivo è quello di ricordare per non ripetere gli orrori dell’Olocausto. Le frasi che seguono rendono omaggio alla memoria storica e alle vittime della Shoah.
Giornata della memoria: perché bisogna ricordare
Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto.
(Anneliese Knoop-Graf)
Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?
(Primo Levi)
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
(Octavio Paz)
Il progresso, lungi dal consentire il cambiamento, dipende dalla capacità di ricordare… Coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo.
(George Santayana)
Tutti abbiamo bisogno della memoria. Tiene il lupo dell’insignificanza fuori dalla porta.
(Saul Bellow)
Perdere il passato significa perdere il futuro.
(Wang Shu)
Giornata della Memoria: frasi dall’incubo dell’Olocausto
E ovviamente non possono mancare oggi aforismi e riflessioni specifiche su questa triste e incancellabile pagina di storia, a partire da chi l’ha vissuta sulla propria pelle.
È’ un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.
(Anna Frank)
“Se Dio esiste, dovrà chiedermi scusa”
(Scritta apparsa su un muro di Auschwitz)
La domanda: Ditemi dove era Dio, ad Auschwitz. La risposta: E l’uomo dov’era?
(William Clarke Styron)
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.
(Primo Levi)
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