Il cane che seguiva le lezioni in università: è stato avvelenato
Polemiche in Cina, all’Università Northwest A&F della contea di Yanglin: il rettorato ha fatto sopprimere Casper, il cane che seguiva le lezioni ed era diventato la mascotte degli studenti
Il cane che vedete nella foto dell’articlo si chiama Casper ed è, anzi purtroppo era, un simpatico randagio dal pelo bianco che gli studenti della Northwest A&F University, nella contea di Yanglin, consideravano ormai come una loro mascotte personale. Il suo attendere silenzioso alle lezioni aveva incuriosito il web: sembra che preferisse le lezioni di inglese e matematica. Il cucciolo meticcio si sedeva sulle sedie più comode e restava in silenzio a seguire la lezione. Ma purtroppo la sua non è una storia a lieto fine: il rettorato ha infatti deciso di abbattere il cane e lo ha fatto senza alcun preavviso o comunicazione agli studenti e al personale della facoltà.
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Gli studenti hanno trovato il corpo senza vita del cane gettato in un cestino della spazzatura del campus. Lo hanno avvelenato perché, a detta del rettorato, rischiava di mettere in compromettere la reputazione dell’Università. Ma uccidere un cucciolo in modo così cinico e crudele e poi disfarsi del corpo senza alcuna pietà non è di certo una buona pubblicità. Tra gli studenti che si erano affezionati al cucciolo è rivolta: alcuni sono letteralmente sotto shock da dopo la macabra scoperta.
Tutti ribadiscono che non era assolutamente pericoloso o molesto (neppure i professori infatti si erano mai lamentati della sua presenza in aula) e che una simile violenza poteva essere evitata. Il rettorato ha difeso la sua condotta sottolineando come Casper non sia l’unico ospite randagio del campus: “Se dovessero mordere qualcuno la responsabilità sarebbe dell’Università stessa”. Ma la protesta degli studenti si è diffusa nel web superando presto il confine territoriale della contea di Yanglin su cui sorge la facoltà accusata di aver soppresso il cane senza alcuna pietà e con una inaudita crudeltà. Gli animalisti suggeriscono agli studenti iscritti di boicottare tutte le lezioni in segno di protesta.
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