Napoli, i genitori mettono le foto dei figli sui cartelloni stradali: è un regalo per la comunione
A Napoli come regalo per la comunione dei figli alcuni genitori hanno scelto qualcosa di particolare. Mettono le loro foto sui cartelloni stradali. Sono trash?
Alcuni genitori hanno deciso di fare un regalo considerato trash ai propri figli. Per la loro prima comunione, hanno deciso di mettere le loro foto sui cartelloni stradali. Più di qualcuno ha ironizzato che una cosa del genere poteva avvenire soltanto a Napoli, ma in realtà cose del genere accadono un po’ ovunque. Non solo per cose quali la comunione, ma anche per compleanni, fidanzamenti, lauree o matrimoni: i cartelloni stradali spesso contengono foto di ragazzi che scelgono di esibirsi alla comunità locale. In questo caso, però, sembra che i giovani non fossero al corrente di quanto architettato dai genitori. Hanno messo le foto dei propri figli per festeggiare la loro prima comunione e questo regalo è stato subito considerato trash. Due genitori di Napoli hanno messo in strada manifesti 6×3 suscitando però l’ilarità dei cittadini. Nei manifesti si mostrano i ragazzi mentre posano in costume da bagno.
Sotto la scritta degli auguri dei loro genitori. Qualcuno ha ritenuto offensivo banalizzare un passaggio adolescenziale considerato sacro, altri hanno contestato l’esibizionismo e altri ancora parlano di manifesti illegali. Le foto hanno fatto in breve il giro dei social e molti utenti hanno fatto ironia. Ogni accusa però potrebbe essere facilmente messa a tacere. La comunione ha ormai ben poco di sacro: si tratta di una tradizione che si porta avanti in maniera acritica e spesso la si fa per semplice omologazione, come conseguenza del battesimo, anch’esso coatto.
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Inoltre, gran parte delle persone presenti sui social hanno un lato narcisistico ed esibizionista. Al massimo si può accusare i genitori di aver avuto un’idea eccentrica e trash. Dunque, è polemica dopo che alcuni genitori di Napoli hanno deciso di mettere le foto dei figli su alcuni cartelloni stradali. Il regalo per la loro comunione non è stato, per usare un eufemismo, apprezzato da tutti.