La maledizione delle Torri gemelle: 2500 soccorritori malati di cancro
A distanza di tredici anni continuiamo a contare le vittime dell'attentato alle Torri Gemelle: sono i soccorritori di Ground Zero, oggi in molti casi malati di cancro
L’attentato delle Torri Gemelle non è solo un incubo del passato: proprio come una vera e propria maledizione quel terribile attacco continua, a distanza di quasi tredici anni, a mietere vittime. Oltre 2500 soccorritori che dal crollo dell’11 settembre 2001 hanno lavorato a Ground Zero sono malati di cancro. I dati scioccanti sono stati resi noti dal New York Post, che ha basato le stime sulle cause legali di risarcimento. La causa del tumore in molte diagnosi è potenzialmente collegata alle tossine presenti nella zona del World Trade Center.
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Nel numero dei pazienti rientrano poliziotti, lavoratori della nettezza urbana e altri dipendenti comunali e volontari. Il bilancio sale da 1.655 a 2.518 persone malate se si aggiungono al novero anche vigili del fuoco e paramedici. A fare storia è stato proprio il caso di un pompiere in pensione che, quando era in servizio ha lavorato per mesi sotto le macerie delle Torri: di recente l’uomo, oggi 63enne, ha ricevuto un risarcimento di 1,5 milioni di dollari dal ‘9/11 Victim Compensation Fund’ per malattie polmonari e un cancro al pancreas inoperabile. Il capitano dei pompieri, la cui identità non è stata resa nota, ha confessato al Nyp che quel giorno era consapevole che lui e altri colleghi si sarebbero verosimilmente ammalati. I soccorritori, per via del loro lavoro e delle sostanze che respirano, hanno statisticamente un rischio maggiore di contrarre forme tumorali, soprattutto cancro ai polmoni, alla prostata, alla tiroide, la leucemia e il mieloma.
DONNE SEMPRE PIU’ A RISCHIO DI TUMORE AI POLMONI
Secondo i dati aggiornati al 30 giugno scorso, sono 1.145 i reclami inoltrati al Fondo da persone impiegate, direttamente o indirettamente, alle Torri Gemelle dopo l’attentato. Di queste ben 881 sono state ritenute ammissibili. Ad oggi 115 persone sono state già risarcite per un totale 50,5 milioni di dollari. L’ammontare del singolo risarcimento concesso varia dai 400mila dollari ai 4,1 milioni.
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