Attacchi militari a Gaza: i social si mobilitano e dicono STOP alle violenze (FOTO)
Gli attacchi su Gaza e la guerra tra Palestina e Israele stanno provocando moltissime vittime tra i civili. I social, con Amnesty International, si mobilitano per dire STOP alle violenze. Ecco le foto
Gli attacchi militari a Gaza non sembrano cessare, ed ora i social si mobilitano per dire STOP alle violenze. Sta tenendo tutto il mondo con il fiato sospeso il conflitto a fuoco tra Palestina ed Israele. Gli attacchi militari stanno colpendo i civili, per una guerra spietata che non conosce fine. I social network chiedono la fine di tutta questa violenza, per porre un freno alla morte di persone innocenti. Come? Amnesty International Israel ha lanciato un’accorata campagna che coinvolge tutti: dire STOP alla violenza scrivendolo su una mano e postando le immagini sui profili social con l’hashtag #CiviliansUnderFire. Moltissime persone stanno partecipando a questa iniziativa, che coinvolge la sensibilità di tutti. Stanno morendo civili, bambini, colpiti con una ferocia terribile. Questi due popoli non sembrano intenzionati a trovare la pace, ma ora è il mondo dei social a chiederlo a gran voce.
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Amnesty International Israel chiede la fine degli attacchi contro i civili proprio con questa campagna online. Chi vuole partecipare non deve fare altro che scrivere STOP sulla propria mano, e pubblicare l’immagine su Facebook, Twitter e altri social, per dare un segnale forte. Non costa nulla, è un gesto davvero semplice, ma allo stesso tempo carico di significato. Ciò che si vuole dimostrare è che si è in tanti a stare dalla parte dei civili che stanno subendo questi atroci e disumani attacchi.
Intanto Amnesty International Italia ha aderito alla manifestazione di ieri con il motto: “Mai più vittime! Per Pace, Libertà, Giustizia in Palestina e Israele“.
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Basta andare sulla pagina Facebook di Amnesty International Italia per partecipare a questa campagna contro la violenza causata dagli attacchi militari a Gaza. Pubblicate la foto sotto al commento non tralasciando l’hashtag #CiviliansUnderFire, o in alternativa mettetela sui vostri profili social.
Ecco le foto di chi ha aderito.
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