Artista si opera all’anca: ne mangia un pezzo accompagnandola con patate e vino rosso
Un artista si opera all'anca e poi ne mangia un pezzo. L'ha bollita e poi consumata assieme a delle patate e del buon vino rosso
Un artista si opera all’anca e poi ne mangia un pezzo accompagnandola con patate e vino rosso. Sembra una puntata di Hannibal – il cannibale della tv –, ma è una storia vera. Non solo una storia di cannibalismo, ma di autocannibalismo e quindi ancor più rara e stupefacente. La vicenda macabra riguarda un artista nato con una deformazione all’anca. Quest’ultima lo ha costretto prima a usare le stampelle e poi a vivere sulla sedia a rotelle per 25 anni. Si tratta dell’artista Alexander Selvik Wengshoel, che ha recentemente ottenuto una protesi.
Ora, finalmente è tornato a camminare. Se tutto fosse finito qui, sarebbe una bella storia a lieto fine. Ma, a quanto pare, l’artista prima si opera all’anca e poi ne mangia un pezzo. Il ragazzo ha chiesto ai medici di poter tenere la parte di gamba amputata per esporla a una mostra d’arte. Non si sa se era una scusa o un modo di utilizzare al meglio l’arto. Sta di fatto che ne mangia un pezzo per curiosità, accompagnandola con patate e vino rosso. Ecco le parole dell’artista per giustificare il suo gesto: “Quando mi ricapiterà di poter mangiare la mia carne umana? Allora ho preso la gamba e l’ho fatta bollire. È davvero buona!“. Una storia macabra che sembra uscita da un film dell’orrore. A ogni modo, l’anca è la sua ed è libero di farci ciò che vuole. Ne mangia un pezzo e dice persino che gli è piaciuta. Speriamo per lui che non ci prenda gusto.
L’artista che fa suonare la chitarra al cane – LEGGI QUI
L’eccentrico ragazzo ora può camminare e questa è sicuramente la cosa più importante. Patate e vino rosso hanno accompagnato il suo prelibato pasto che farebbe invidia persino a un illustre cannibale come Hannibal Lecter. Chissà che questa storia non serva da spunto per altri artisti nel comporre sceneggiature e soggetti horror.