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L’Antitrust indaga su Booking ed Expedia per limitazioni alla concorrenza

Expedia e Booking sono finite sotto il mirino dell'Antitrust. Limitazioni alla concorrenza, questa l'accusa

L’antitrust indaga su Booking ed Expedia per limitazioni alla concorrenza. Le agenzie turistiche online per eccellenza sono finite sotto il mirino dell’Antitrust, che ha avviato un’istruttoria su Booking ed Expedia. I controlli servono a verificare se i due colossi limitino effettivamente la concorrenza nei servizi di prenotazione, ostacolando la possibilità di trovare offerte migliori. In concreto, sono sotto accusa le clausole previste dai siti, che vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi a prezzi e condizioni migliori su altri canali. La decisione da parte dell’Autorità di Antitrust è arrivata dopo la segnalazione di Federalberghi.

L’istruttoria deve concludersi entro il 30 luglio 2015. Dovrà verificare se le agenzie turistiche online, Booking ed Expedia, abbiano contratti per delle limitazioni alla concorrenza. In tal modo, le strutture aggregate ai siti non possono formulare offerte migliori attraverso altri canali. In questo modo, si costringono i consumatori a servirsi dei loro servigi, poiché non ne esistono altri di più vantaggiosi, grazie agli accordi. Secondo l’Antitrust, l’utilizzo di queste clausole da parte delle due principali piattaforme porterebbe a delle concrete limitazioni alla concorrenza, sia sulle commissioni richieste alle strutture ricettive, sia sui prezzi dei servizi alberghieri. Tutto ciò finirebbe per danneggiare i consumatori. Se infatti potrebbe sembrare vantaggioso – poiché si è certi che prenotando tramite loro non si trovino offerte più vantaggiose –, in realtà così non sembra essere. Infatti, l’Antitrust sta verificando che questa sorta di oligopolio non comporti un danno: gli accordi precludono a offerte ancora più vantaggiose e limitano, appunto, la concorrenza degli altri.

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Insomma, entro un anno avremo la conferma (o smentita) delle eventuali colpe di Expedia e Booking. La segnalazione di Federalberghi ha attivato l’istruttoria, che entro luglio 2015 porrà fine alla vicenda. Non resta che attendere l’indagine ed eventuali repliche da parte delle due aziende, che al momento non hanno rilasciato dichiarazioni tramite i loro addetti.

 

 



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