Con morsi e mattarello punisce il figlio che non voleva andare a scuola
Madre picchia il figlio con il mattarello perché si rifiutava di andare a scuola. Il ragazzino sporge denuncia
Picchia il figlio 13enne a colpi di mattarello perché si rifiutava di andare a scuola. Questa assurda vicenda arriva da Guidonia, in provincia di Roma. Ma non finisce qui, oltre a punirlo con il mattarello, la madre ricorreva anche ai morsi. La segnalazione è partita dal minorenne stesso che ha sporto denuncia contro la madre, accusata di abuso dei mezzi di correzione contro il minore. La donna è una casalinga di 40 anni, residente a Guidonia e adesso dovrà rispondere davanti alla legge delle violenze praticate sul figlio. Sembra che il ragazzino si sia confidato con un’insegnante e le abbia fatto vedere i segni delle percosse subite. Così è scattato subito l’allarme da parte dei dirigenti dell’istituto che non hanno esitato ad avvisare la polizia. Il 13enne è stato poi condotto al pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli per le visite necessarie, ed è in prognosi per sette giorni. Il ragazzino, durante le indagini, ha indicato i poliziotti con cui voleva parlare, giù conosciuti durante una lezione speciale svolta nella scuola “Poliziotto, un amico in più“, composto da un team di agenti anti-violenza, con a capo l’ispettore superiore Davide Sinibaldi.
Secondo le prime ricostruzioni, pare che la madre lo abbia picchiato perché non voleva andare a scuola in quanto stava poco bene. Per lei, infatti, si trattava solo di una scusa per saltare le lezioni. Quella mattina, però, per convincere il figlio era ricorsa alle maniere forti, colpendolo con il mattarello e mordendolo sulle braccia. Il padre del giovane, interrogato dagli agenti del commissariato insieme alla madre avrebbe, invece, dichiarato ben altro: “Il bambino è molto seguito e coccolato“.
Al momento il ragazzino è sotto la custodia del padre, per volere della polizia. Intanto, la vicenda è stata segnalata anche ai servizi sociali del Comune di Guidonia. Entro 40 giorni, questi dovranno presentare una sorta di relazione al tribunale dei minori.