Ferentino, la leggenda della casa in cui è impossibile mettere le finestre
A Ferentino (Frosinone) esiste una casa in cui è impossibile mettere le finestre: scopriamo la sua leggenda
A Ferentino (in provincia di Frosinone) esiste da tempo una casa in cui è impossibile mettere le finestre. Vediamo la nota leggenda locale di un’abitazione disabitata da tempo e che ha attratto la curiosità di tanti. L’immaginario collettivo ha da sempre visto le abitazioni come fossero vive e avessero una propria anima. Il noto film horror La casa dalle finestre che ridono non può essere di certo questa, perché in questa palazzina è impossibile metterle. La leggenda vuole che, come al solito, dopo aver avuto un oscuro passato, i proprietari non riescono a ricostruirla. Infatti, pare che quando gli operai vadano a prendere le misure per mettere le finestre, quando nei giorni seguenti le portano per montarle, le misure cambiano costringendoli a rifare tutto da capo. Si parla di fantasmi, strane presenze, e quant’altro ma da questo punto di vista possiamo assicurare l’infondatezza di ciò. In molti hanno passato la notte in questa casa, ma è possibile trovare solo scritte sui muri e un vicino che controlla che non succeda nulla di strano e che ha tanto di torcia. Molte sono le storie girano intorno a questo vecchio edificio, ma le notizie che lo riguardano sono scarne. Si è parlato di un ritrovamento di una coppia di amanti appartatasi nei pressi dello stabile e ritrovata carbonizzata, di nazisti che hanno usato il palazzo per compiere atti terribili e del solito padrone di casa che sarebbe morto suicidato. A rendere famosa questa costruzione però è la leggenda legata all’impossibilità di mettere gli infissi alle finestre. Pare che nessuna delle ditte incaricate di terminare i lavori di ristrutturazione sia riuscita nell’impresa di montare gli infissi all’edificio. Per questo è ora conosciuta come la casa infenestrabile di Ferentino. L’edificio sorge lungo la via Casilina al KM 68,700, in località Ferentino, e si staglia all’interno di un podere circondato da alberi. Dunque, questa la leggenda della casa in cui è impossibile mettere le finestre, ma si tratta solo di voci, infatti nessuno ha mai parlato personalmente con queste ditte che si sarebbero occupate di mettere gli infissi.
Nessuna di queste voci è ovviamente vera, negli anni ’80 mio nonno lavorava affianco alla casa abbandonata e conosceva il proprietario che gli raccontò esattamente perchè in quella casa gli infissi duravano massimo 3 giorni (la storia ovviamente la raccontò anche a me). Vi posso assicurare che non c’è nessun fantasma! Per colpa di gente che scrive queste cose questa bellissima proprietà è stata lasciata al degrado, che vergogna.
Se me la regalate gli infissi li metto io
pare che quando gli operai vadano a prendere le misure per mettere le finestre, quando nei giorni seguenti le portano per montarle, le misure cambiano…………ecco, è bastato leggere poche righe……”che quando gli operai vadano”……ho capito che la lingua italiana non si studia più a scuola.
Silvio, la ringrazio per la segnalazione ma le consiglio di cercare meglio sul dizionario di italiano alla sezione riguardante i congiuntivi.
Pierpiero, ha ragione. Senza dubbio la formula da lei usata suona meglio. Quando conoscerà le contingenze legate al newsmaking capirà anche che, in questo mestiere (come tutti i campi) sbagliare avviene spesso. Le assicuro che ho scritto anche usando una grammatica peggiore e con molto meno tempo a disposizione. Sono più che disposto a ricevere critiche, ma poste in maniera educata e costruttiva: cosa quasi utopica sul web. Se non le piace come scrivo è più che lecito criticare argomentando e basarsi soltanto sui dati. Facile fare retorica del tipo “A scuola non insegnavano l’italiano” o “Fare il maestrino col dizionario”. Le parlerei di fallacie Ad hominem, ma sono certo che lei conosca l’italiano e tutto il resto più di me.
P.S. I puntini di sospensione devono essere 3 e non 2, brutto errore.
Saluti.
Ma poi, dico, si parla di un argomento e viene fuori la polemica sulla grammatica, sul modo di scrivere. E ci lamentiamo dei politici che non concretizzano.