Collegno, video dei figli dipendenti: nei disegni scrivono non licenziate i nostri papà
I disegni dei figli dei dipendenti vengono mostrati in un video. Non licenziate i nostri papà, questo l'auspicio dei piccoli
A Collegno (in provincia di Torino), i figli dei dipendenti di una fabbrica fanno dei disegni in cui scrivono: non licenziate i nostri papà. Questi ultimi finiscono in un video che fa il giro del web e commuove tutti. Un’altra delle tante aziende che ha chiuso i battenti per colpa della crisi economica, la Fivit Colombotto di Collegno, ha scaturito questo particolare video di sensibilizzazione. I colorati disegni dei figli dei dipendenti mostrano famiglie felici, ma che tuttavia potrebbero non esserlo più. Non licenziate i nostri papà, questo il monito dei piccoli, che sperano di mantenere viva la felicità famigliare. La Fivit Colombotto di Collegno è (o forse è meglio dire era) una fabbrica che produce viti e bulloni per automobili ed elettrodomestici. Sono 82 i dipendenti lasciati a casa, ognuno per ben 82 famiglie ridotte in difficoltà. Un video pubblicato su internet, fatto con i disegni dei figli dei dipendenti ha lo scopo di sensibilizzare l’ambiente imprenditoriale italiano e la Politica. Le immagini raffigurano famiglie non più felici dopo che i padri hanno perso il lavoro. “Non licenziate il mio papà, fai tornare il sorriso alla mia famiglia” scrive Laura, “State rovinando i nostri sogni” scrivono Giulia, di 6 anni, e Francesco ,di 3, “I nostri genitori non sono numeri: il lavoro è un diritto di tutti” scrivono Sara e Gianluca, “Avete in mano il futuro del nostro papà” e “Mio papino, non c’è bisogno che piangi di nascosto” scrivono altri bimbi. Queste sono alcune delle storie strappalacrime di 82 famiglie che potrebbero venire distrutte dalla crisi. Non licenziate i nostri papà, questo in sintesi il senso del video e dei disegni che fanno tenerezza ma anche riflettere su quanto il consumismo e poi la crisi ci abbiano spinto verso una crisi che sembra irreversibile. La speranza è che questo video oltre a sensibilizzare faccia sì che gli operai tornino presto nel mondo del lavoro.