Un politico americano per vietare i matrimoni gay propone di abolirli tutti
In Usa, un politico americano propone di abolire tutti i matrimoni pur di vietare quelli fra gay
Un politico americano, pur di vietare i matrimoni fra gay, ha proposto di abolire anche quelli comuni fra eterosessuali. Sarebbe facile fare ironica su questa decisione completamente priva di senso. Già è complicato comprendere perché due persone dello stesso sesso e che sono cattoliche si amano e non possono sposarsi in chiesa è difficile. Se poi la proposta è di abolire tutti i matrimoni pur di vietare quelli fra gay, la proposta non può che peggiorare la situazione. Mantenere illegali i matrimoni tra persone dello stesso sesso è una questione di primaria importanza per il politico americano Mike Turner, deputato del Oklahoma che ha avuto questa idea. Pur di impedire che i matrimoni gay possano divenire legali nel suo Stato, Turner ha proposto una legge che vieterebbe i matrimoni a tutti, etero compresi. Così facendo, secondo lui, non ci sarebbe nessuna discriminazione verso gli omosessuali. La sua proposta vieta di fatto il valore legale del matrimonio e non la sua effettiva celebrazione. In questo modo, sarà possibile sposarsi in chiesa e festeggiare, ma non ci sarebbe alcun valore legale. Turner garantisce che la sua proposta è appoggiata da altri deputati conservatori, e che lo scopo è quello di tutelare la famiglia. Anche se sarebbe più giusto da dire, la loro concezione di famiglia. Per l’Istat, ad esempio, la concezione di famiglia intende anche una semplice persona. Un portavoce della ACLU (American Civil Liberties Union) ha commentato ironicamente che la proposta non passerà: “Penso che su questioni come questa, questi politici siano lontani dalle opinioni dei cittadini dell’Oklahoma. Anche se credo che con il passare del tempo vedremo sempre meno tentativi come questo”. Insomma, la proposta di abolire tutti i matrimoni pur di vietare quelli fra gay è stata presa seriamente solo da pochi politici conservatori americani. Tra l’altro, non avrebbe giovato a nessuno, nemmeno alle “comuni famiglie”.