Ha un tumore al seno, lo scopre il suo cane che la salva
Troy, il cane che ha fiutato il tumore al seno della sua padrona e le ha salvato la vita. E' stato dichiarato "eroe dell'anno" della specie canina
“Il mio cane mi ha salvato la vita“. Sono queste le parole colme di gioia della donna newyorkese che ha scoperto di aver un tumore al seno grazie al perfetto fiuto del suo fidato amico a quattro zampe. Tutto è iniziato quando il cane della donna ha cominciato ad avere uno strano comportamento. Lei, insospettita, si è sottoposta a una mammografia e ha scoperto di avere il tumore al seno. Diane Papazian racconta la sua storia al Daily Mail.Il suo Dobermann le avrebbe fiutato un cancro al seno. Il cane ha cercato di avvisare la padrona, strofinandosi più volte su di lei. Insospettita dal cane, decide di fare delle analisi. Il fidato amico aveva proprio ragione. Ma il comportamento strano del cane ha permesso a Diane Papazian si salvarsi dal terribile male.
Il cancro, infatti, era in fase avanzata ed era alquanto aggressivo. La donna, 56enne, sottoposta a operazione e chemioterapia, fortunatamente adesso sta bene. Il cane della donna, Troy, è stato soprannominato come “eroe dell’anno” della specie canina dall’American Humane Association.
Anche diversi studi hanno dimostrato che i cani godono di una sensibilità tale da scovare delle cellule neoplastiche, poiché hanno un olfatto molto più potente degli umani (circa 100.000 volte più potente). Gli esperti sostengono, tra l’altro, che le cellule cancerogene producono sostanze il cui odore viene avvertito con facilità dai cani. “Sono molto grata a Troy. E’ un cane compassionevole e fantastico. E mi ha salvato la vita“, continua la padrona.
Una vicenda simile era accaduta nel 2011 quando un labrador aveva fiutato il cancro colonrettale per la maggior parte delle volte che annusava i suoi pazienti. Secondo alcuni ricercatori pare, inoltre, che alcuni cani fossero in grado di percepire anche altre patologie come il morbo di Addison o la narcolessia, e rilevare il calo di zucchero nel sangue di diabetici di tipo 1.