Droghe esistenti in natura: dai papaveri ai salici
La maggior parte delle droghe presenti in circolazione sono di origine naturale. Ecco quelle che si trovano facilmente in natura
La maggior parte delle droghe presenti in circolazione vengono realizzate in laboratorio. Molte di loro, tuttavia, hanno un’origine naturale.
Il magazine The Week ha parlato di recente delle droghe e della loro origine naturale. Una di esse è il papavero da oppio, un fiore che viene utilizzato per la produzione di morfina, codeina ed eroina. Ma non solo: le sostanze contenute in esso vengono utilizzate come principio attivo di moltissimi analgesici, soprattutto se abbinato al paracetamolo o all’acido acetilsalicilico.
L’agave blu è un’altra pianta che viene utilizzata, ad esempio, per la produzione della tequila, un famoso alcolico. Non dimentichiamo, infatti, che anche l’alcol può essere considerato come una droga. Per la realizzazione di questa bevanda viene fatto fermentare lo zucchero di questa bellissima pianta che viene prima tostata e poi schiacciata e lasciata marcire finché non verrà prodotto l’alcol.
Le foglie di coca permettono poi la realizzazione della cocaina attraverso un processo chimico piuttosto lungo e complesso che prevede, tra le altre cose, anche il trattamento con l’acido cloridrico e l’estrazione con l’etanolo (o acetone).
Un’altra droga molto diffusa prende il nome di meth, che viene realizzato con l’impiego della Ephedra sonica, una pianta da cui viene estratta anche l’efedrina che in alcuni casi viene utilizzata come come sostanza dopante tra gli atleti professionisti o per i farmaci che hanno lo scopo di tenere sotto controllo il peso.
Il Psilocybe cubensis, inoltre, è un fungo allucinogeno che si presenta con una struttura chimica molto simile a quella dell’LSD. Non dimentichiamo, infine, anche la notissima pianta di salice con cui viene prodotta l’aspirina e quella di Sassofrasso da cui viene estratta l’ecstasy.
La prima droga della storia è stata scoperta alcune decine di anni fa e si tratta della penicillina, che viene utilizzata sia per scopi medici che per altri decisamente meno legali.
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