Russia: un uomo su quattro muore prima dei 55 anni per colpa della vodka
In Russia un uomo su quattro muore prima dei 55 anni per colpa del troppo consumo di vodka
Gli uomini russi sono a rischio di morte prematura: uno su quattro, infatti, perde la vita a 55 anni. E, a quanto pare, sarebbe tutta colpa della vodka.
Un’alimentazione sana e corretta è alla base per assicurarsi un futuro ricco di benessere; esagerare con l’alcol può rivelarsi alla lunga davvero controproducente per la corretta salute del nostro organismo.
A sostenerlo sarebbe stato un recente studio condotto in collaborazione tra il Centro sul cancro di Mosca, l’Università di Oxford e l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità pubblicato nelle ultime ore nella rivista scientifica specializzata “The Lancet”.
Gli studiosi avrebbero cercato di esaminare le abitudini al bicchiere di oltre 151.000 adulti residenti in tre diverse città russe per un periodo di tempo lungo circa 10 anni. I test avrebbero dimostrato come il 25% degli uomini russi muore prima dei 55 anni e che la stragrande maggioranza di questi decessi sarebbe dipesa dall’alcol.
Nel lontano 1985 era stato Mikhail Gorbaciov, il leader sovietico in carica, a decidere di tagliare in modo molto drastico la produzione di vodka. E non si fermò qui: impose ai commercianti dello stato di vietarne la vendita prima dell’ora di pranzo. Con queste nuove normative, il consumo della bevanda alcolica ebbe un crollo netto del 25%.
A seguito del crollo del comunismo, tuttavia, le restrizione andarono a perdersi e questo portò alla produzione su larga scala della vodka, al punto che il tasso di mortalità tra le fasce più giovani della popolazione aumentò in modo esponenziale in brevissimo tempo.
Per riuscire a controllare questo fenomeno, sarebbe indispensabile da parte degli organi di governo introdurre nuovamente le normative che ne regolamentino la produzione e la vendita, prendendo spunto da quelle che sono entrate in vigore durante il periodo in cui Gorbaciov era il leader del paese.
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