In arrivo una tempesta solare: rischi per linee elettriche e GPS
La tempesta solare colpirà la Terra verso le ore 12:00 di oggi: potrebbero esserci problemi alle linee elettriche ed ai sistemi GPS
Pare che sia in arrivo una tempesta solare causata da una macchia comparsa sul Sole; tempesta che creerà aurore boreali e, forse, disturbi alle comunicazioni sulla Terra: la tempesta solare in arrivo – di classe G3 – sta, infatti, per giungere sul nostro pianeta e sarà dovuta, per l’appunto, ad una grande macchia solare che è comparsa sul Sole lo scorso 7 gennaio. L’emissione raggiungerà la Terra, causando degli effetti – si spera non particolarmente rilevanti – da oggi, a mezzogiorno circa.
La macchia in questione è stata denominata “AR1944” e produrrà delle aurore boreali, che saranno visibili ad alte latitudini; oltre a questo, però, i suoi effetti potrebbero riguardare anche le linee elettriche ed i sistemi GPS. Per questo motivo, alcune compagnie aeree hanno deciso di deviare i voli a latitudini più basse, sia per poter evitare problemi di tipo elettrico agli aerei che per proteggere il più possibile i passeggeri da un’alta concentrazione di radiazioni.
Sempre a causa della tempesta solare, il lancio della navicella cargo Cygnus è stato rimandato alle ore 19:07 – in Italia – della giornata di oggi; lancio che era previsto per ieri. La decisione è stata presa proprio per evitare eventuali danneggiamenti alla strumentazione del razzo Antares su cui viaggia: Cygnus deve, infatti, raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per rifornirla e le forti radiazioni emesse dall’eruzione solare potrebbero compromettere la missione. A comunicare la scelta è stata l’Orbital Sciences Corporation che si occuperà, per l’appunto, del lancio e, al momento, la situazione è comunque monitorata da esperti, in collaborazione con la NASA.
L’eruzione solare pare, invece, che non interesserà i 6 astronauti a bordo della ISS che, in ogni caso, terranno sotto controllo l’intensità delle radiazioni tramite i dosimetri che indossano ai polsi e non effettueranno attività al di fuori della Stazione Spaziale.