Papa Francesco: ecco cosa ha detto all’uomo sfigurato dalla neurofibromatosi
La foto dell'abbraccio tra Papa Bergoglio e il malato di neurofibromatosi ha fatto il giro del mondo. Ecco cosa è successo tra il Pontefice e Vinicio Riva
Vinicio Riva, l’uomo malato di neurofibromatosi che è stato accolto a braccia aperte da Papa Francesco, ha raccontato al magazine Panorama il momento dell’incontro con il Pontefice: “Prima gli ho baciato la mano, mentre lui con l’altra mi carezzava il capo e le ferite. Poi mi ha attirato a sé, abbracciandomi forte e baciandomi il viso. Avevo la testa contro il suo petto, le sue braccia che mi avvolgevano. E lui mi teneva stretto stretto, come coccolandomi, non si staccava più. Ho cercato di parlare, di dirgli qualcosa, non ci sono riuscito: l’emozione era troppo forte.”
Il vicentino ha poi aggiunto: “E’ durato poco più di un minuto, ma a me è sembrata un’eternità. Dopo, mi sono girato verso la zia e le ho detto: Qua ghe aso le pene, Qui ci lascio le penne”.
Vinicio è stato accolto con molto affetto qualche giorno fa dal Santo Padre, che si era recato nella chiesa di Isola Vicentina. L’uomo soffre di una forma molto aggressiva del morbo di von Recklinghausen, una patologia molto rara che provoca la formazione di escrescenze dolorose su tutto il corpo.
Ed è proprio per via di queste piaghe, molto brutte al vedersi, che molto spesso i pazienti affetti da questa malattia vengono spesso emarginati dal resto della società. Ad aiutarlo c’è da sempre la zia, che ha raccontato il momento in cui i due sono andati a Roma ad ascoltare la messa della domenica: “A San Pietro Vinicio l’hanno messo tra i malati gravi perché l’hanno visto con la faccia così, ma lui non è grave. Non ha niente di grave, vero, Vinicio? Siamo andati giù in carrozzina solo perché tutte quelle ore in piedi in piazza, sai… Ma lui sta bene. Ha avuto tanti problemi (tantissime operazioni, tra cui anche una al cuore, un anno fa, ndr), ma adesso ha solo questa piccola condizione”.