Firenze, sul taxi di zia Caterina salgono gratis bambini malati di tumore
A Firenze, una donna eccentrica fa salire sul suo taxi dell'allegria i bambini malati di tumore a titolo gratuito. Si tratta di zia Caterina, divenuta ormai un punto di riferimento per tutti
Sono ben 12 anni che il taxi di zia Caterina accompagna gratis i bambini malati di tumore. La donna ha assistito da vicino alla malattia dei piccoli e per questo si è sentita in dovere di fare un piccolo, ma simbolico, gesto d’amore. “Questo taxi dell’allegria vuole essere una rivoluzione d’amore” queste le parole della 48enne Caterina Bellandi, in arte zia Caterina. L’importanza del gioco nella cura delle malattie è una componente da non sottovalutare, e la donna – un misto tra Mary Poppins e il clown Patch Adams – cerca di aiutarli in questo modo. Ha provato la sofferenza sulla sua pelle ed è per questo che si sente vicina ai piccoli. L’esistenza della tassista per caso viene stravolta nel 2001: il marito muore per un tumore ai polmoni. Le lascia in eredità la licenza e la sigla “Milano 25”, chiedendole di continuare la sua attività. Lei lascia l’impiego da venditrice e nel giro di pochi mesi inizia a girare per le vie di Firenze. Questa esperienza ha fatto nascere nella tassista una sensibilità innata. Ma a convincerla è stata anche un’altra avventura: dei ragazzi con il cancro le hanno raccontato la loro storia e da quel momento la toscana ha iniziato a offrire corse gratuite per i giovani pazienti dell’Ospedale pediatrico “Meyer”. Sono 12 anni che la sul taxi dell’allegria di Zia Caterina salgono i bambini malati di tumore. Lei li accompagna in giro per la città per concedergli un po’ di svago e li porta all’ospedale per svolgere le cure. Il tutto, bisogna sottolinearlo, totalmente gratis. Con i suoi vestiti eccentrici, la donna attira lo stupore dei turisti e dei clienti ordinari che salgono sul suo taxi. La donna, infatti, non solo fa salire gratuitamente i bambini malati di tumore, ma per sopravvivere svolge il lavoro di tassista accompagnando anche le persone comuni in giro per la città. Solo che loro pagano. La donna è nata a Firenze, ed è proprio lì che svolge prevalentemente la sua attività. Nel giro di poco tempo, il suo taxi diventa un punto di riferimento per tutti. “Io li vado a prendere in stazione, li accompagno a mangiare un gelato, vado anche a trovarli a casa” queste le toccanti parole della 48enne.
importante sottolineare che è indubbiamente un’iniziativa esemplare ma è scorretto dire “per sopravvivere svolge il lavoro di tassista…”
Lei arriva da una famiglia benestante di Prato e di sopravvivere guidando il taxi non ne ha di certo bisogno. Chiarisco che la sua iniziativa le fa onore e forse ancora più il fatto che trovandosi in una condizione agiata ha saputo restituire un po’ della sua fortuna a chi non l’ha avuta, e che l’esperienza del compagno sia stata di certo la scintilla. Sembrerà una sciocchezza ma quando le notizie non sono precise sono solo storie, e per quello esistono i romanzieri.