Cinque invenzioni rimaste nascoste che avrebbero cambiato la nostra vita
La tecnologia avanza ma non tutte le invenzioni che potenzialmente potrebbero cambiare la nostra vita prendono forma. Perchè? Spesso la mancanza di fondi e gli interessi di grandi compagnie bloccano idee geniali che avrebbero potuto rappresentare il progresso
Telegrafo e poi telefono, da lì telefono cellulare, smarphone e tablet. Ne ha fatta di strada la tecnologia eh? Da che per comunicare utilizzavamo le lettere e amanti lontani avevano modo di comunicare a mozzichi e bocconi e solo una tantum, oggi se il fidanzato è in Australia possiamo vederlo quotidianamente sullo schermo del nostro pc tramite un programma come Skype. Come sarebbe la nostra vita senza queste invenzioni? E se da domani vi togliessero il vostro smartphone, sapreste sopravvivere?! Tutte domande che prendono vita a posteriori, dopo che scopertei geniali introdotte sul mercato e diventate ormai quasi alla portata di tutti hanno semplificato la nostra vita e reso più facili moltissime operazioni. E se vi dicessimo che esistono invenzioni altrettanto geniali che però sono rimaste lì, chiuse nelle stanze dei laboratori dove hanno preso vita per mancanza di finanziamenti o di buona volontà, scoperte che potrebbero cambiare il corso della nostra esistenza e modificare totalmente la vita e l’approccio ad essa?
A parlarne è il sito attualissimo.it. Come sconfiggere il problema dell’inquinamento? Con le macchine che vanno ad acqua? Beh, qualcuno c’aveva pensato, per la precisione Stan Meyer ma il mondo dell’industria automobilistica non l’ha presa bene, figuriamoci quello delle compagnie petrolifere! Idea bocciato e lo scienziato è stato rimandato a settembre.
Energia senza fili? Basta cavi, basta tubi, solo etere. Vi piacerebbe? È quello che aveva ipotizzato Telsa, un inventore che però non è riuscito a portare avanti la sua idea causa mancanza di fondi.
E ancora: fusione a freddo. Se oggi infatti per fondere del metallo o dell’acciaio è necessario portare forni a temperature elevatissime, due scienziati Martin Fleischmann e Stanley Pons fuggiti dall’America alla volta dell’Europa per cercare di trovare finanziatori, ma nulla di fatto per la coppia di genietti.
Viktor Schauberger aveva ipotizzato di poter costruire macchine a moto perpetuo, mezzi che sfruttando le energie della terra potevano muoversi senza alimentazione esterna e quindi a zero consumo. Perché la vostra macchina va ancora a benzina? È questo che vi state chiedendo? Il governo Usa dichiarò fuori legge tali ricerche e nessun finanziatore sostenne l’idea di Schauberger.
La mancanza di fondi, come nel novanta per cento dei casi, è il motivo che ha bloccato sul nascere anche l’idea di Thomas Townsend Brow che aveva provato a costruire una macchina con le sembianze di un Ufo. Essa, sfruttando un dispositivo antigravità, sembrava poter volare in aria contravvenendo alle leggi della fisica! L’esperimento ha dato risultati ma in piccola scala, la mancanza di soldi anche in questo caso ha bloccato il progresso.