Contro la calvizie arriva la cura del vampiro
La nuova tecnica potrebbe essere la soluzione definitiva per milioni di persone affette da alopecia
Contro la calvizie, è in via di sperimentazione un metodo che potrebbe porre fine al problema . Il suo nome è la ‘cura del vampiro’, ovvero una serie di iniezioni di plasma arricchito di piastrine prelevato dal sangue dei pazienti stessi, che porterebbe alla ricrescita dei capelli. La notizia arriva da una ricerca italo-israeliano pubblicata sul British Journal of Dermatology. Dunque prelevare il sangue del paziente e trattarlo per ottenere plasma arricchito di piastrine (Prp), per poi re-iniettato direttamente sul cuoio capelluto.
Dalle affermazioni di Fabio Rinaldi, della International Hair Research Foundation e Universita’ di Brescia, il plasma che ne deriva stimolerebbe nuove cellule staminali sotto la cute e agendo così’ sulla ricrescita dei capelli. La sperimentazione e’ stata svolta su 45 volontari affetti da alopecia areata e a ciascuno di loro e’ stato somministrato sulla meta’ del cuoio capelluto la soluzione Prp. Nell’arco di 12 mesi, si è potuto osservare che nei soggetti trattati vi era una significativa ricrescita dei capelli.
Giulio Basoccu, responsabile Divisione di Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini), afferma: ” Questa tecnica si fonda su un principio cardine secondo cui le cellule staminali presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita. I fattori di crescita presenti nelle piastrine sono cosi’ in grado di stimolare le staminali dei bulbi piliferi ancora presenti, ma silenti, a produrre il capello”.
Il metodo inoltre risulta essere efficace in tutti gli stadi della calvizie. La comparsa dei primi capelli avviene dopo 1-2 mesi dalla prima seduta, per raggiungere il culmine dopo sei mesi. Uno soluzione che apre una grande speranza per tanti uomini, ma anche per molte donne: ‘‘Sempre piu’ numerose – commenta Basoccu – ci chiedono infatti di intervenire sulla loro calvizie. Molte dopo la gravidanza o, ad esempio, un periodo di stress che ha determinato un’alopecia”.
Elisa Corbi