Spaghetti con pomodorini, rucola e pinoli dalle ricette Cotto e Mangiato
La ricetta Cotto e Mangiato degli spaghetti con pomdorini, rucola e pinoli
Non si contano le ricette Cotto e Mangiato che abbiamo visto negli anni su Italia 1 e questa volta abbiamo ripescato per voi la ricetta degli spaghetti con pomodorini, rucola e pinoli, un primo piatto semplice ma davvero da leccarsi i baffi. E’ un piatto che va preparato con i pomodori freschi, ben maturi, ma volendo possiamo anche farlo con i pomodori pelati. In questo periodo dell’anno però i pomodorini sono buonissimi e lo utilizziamo freschi. Dalle ricette Cotto e Mangiato sempre tanti suggerimenti, come sempre in pochi minuti c’è tutta la preparazione per un ottimo risultato. Ecco la ricetta Cotto e Mangiato per preparare un goloso piatto si spaghetti al pomodoro con rucola e pinoli. Non perdete le altre ricette in tv e non solo che trovate nella sezione Cucina e Ricette di UNF.
RICETTE COTTO E MANGIATO – GLI SPAGHETTI CON POMODORINI RUCOLA E PINOLI
Ingredienti: pomodori tipo San Marzano o perini, 320 g di spaghetti integrali, 100 g di rucola, 50 g di pinoli, sale, olio di oliva e peperoncino
Preparazione: in una padella antiaderente versiamo due cucchiai di olio di oliva, lo spicchio di aglio e un pochino di peperoncino, facciamo soffriggere e poi aggiungiamo i pomodorini che abbiamo già lavato e tagliato a dadini piccoli. Schiacciamo bene i pomodori in padella e facciamo cuocere 5 minuti.
Laviamo la rucola, la tagliamo a pezzi e aggiungiamo anche questa in padella, 5 minuti di cottura e aggiungiamo anche i pinoli, mescoliamo. Adesso possiamo salare. Lasciamo sul fuoco il sughetto per circa 10 minuti ma in caso di necessità aggiungiamo un po’ di acqua di cottura della pasta.
Cuociamo gli spaghetti in acqua bollente e salata, scoliamo al dente e versiamo in padella. Facciamo saltare e abbiamo i nostri spaghetti con pomodori, rucola e pinoli pronti da servire subito. Se mangiano anche dei bambini ovviamente evitiamo il piccante, che può essere aggiunto anche a parte. Cosa serviamo per secondo?